di Andrea Fantucchio
Sono otto gli indagati nell'inchiesta sulla morte del 52enne di Montoro (Avellino), Carmine Costabile, avvenuta nel reparto rianimazione dell'ospedale “Frangipane”, di Ariano Irpino, lo scorso 8 ottobre: ci era finito otto giorni prima dopo un violento incidente stradale. Costabile, con un gruppo di motociclisti, lo scorso 30 settembre, era alla guida di una Suzuki 1300 quando, lungo la statale 90 delle Puglie, nei pressi di Mirabella Eclano, si era scontrato con una auto.
Un urto molto violento. Gli amici che erano in sua compagnia avevano chiamato l'ambulanza. Le condizioni del motociclista erano subito apparse gravi ai soccorritori. Dopo il ricovero nell'ospedale arianese sono insorte delle complicazioni che hanno rapidamente portato al decesso del 52enne.
Il sostituto procuratore di Benevento, Francesco Sansobrino, ha aperto una inchiesta. E, dopo aver acquisito la cartella clinica presso la struttura ospedaliera del Tricolle, ha “avvisato” otto persone, il conducente dell'auto - un 32enne di Bagnoli Irpino - che si è scontrata con la moto e sette medici. Un atto dovuto per permettere loro di nominare dei consulenti di parte, in vista del conferimento dell'incarico dell'autopsia al medico legale Lamberto Pianese e al chirurgo Osvaldo Micera, che avverrà presso la Procura sannita lunedì mattina. Nel pomeriggio dovrebbe poi esserci l'autopsia che permetterà di avere un quadro più chiaro delle cause che hanno portato al decesso del centauro. Quando saranno terminati tutti gli accertamenti la salma sarà liberata e restituita ai parenti del meccanico di Montoro, che potranno così organizzare i funerali.
Nel comune irpino la vittima era molto conosciuta: Carmine era stato ribattezzato il “gigante buono” per via del suo gran cuore. Generoso e gran professionista: sono già decine i messaggi di cordoglio arrivati ai familiari del 52enne.
Gli indagati sono difesi d'ufficio, in questa fase, dagli avvocati Federico Paolucci, Anita Lo Chiatto e Angelo Cutillo.