di AnFan
Chili di marijuana nascosti nel vigneto: per lui era scattato l'arresto. Il giudice ha confermato il fermo per un 52enne di Taurasi, ma lo ha rimesso in libertà. Grazie alla linea difensiva condotta dall'avvocato, Quirino Iorio. Il legale, con il supporto delle analisi della sostanza stupefacente, ha dimostrato che la droga sequestrata era di poco superiore al chilo, e non tre come sostenuto dai carabinieri. I militari avevano eseguito un conteggio “grezzo” del materiale. La difesa ha chiarito poi come l'indagato fosse un consumatore di marijuana: quella droga era, insomma, la sua “scorta”. Anche perché, durante la perquisizione, non sono stati trovati elementi che potessero far ipotizzare una attività di spaccio. Reato ben più grave che, difficilmente, avrebbe consentito al 52enne di ritornare nella sua casa di campagna da uomo libero.