Non gliele manda a dire il candidato sindaco della lista Nuova Paduli, il 25enne Antonio Sarno, alla sua prima esperienza amministrativa, agli altri due candidati e aspiranti primi cittadini: Michele Feleppa (che lo è stato già diverse volte) e Mimmo Vessichelli, l’avvocato che ha raccolto dalla sua parte i “dissidenti” dell’ultima tornata amministrativa del neurochirurgo, “rei”, secondo Feleppa «Di aver fatto cadere un’amministrazione comunale solo per interessi personali». Verso i tre, Marco Tufo (candidato tra l’altro con Vessichelli), Francesco Salierno e Massimo Minicozzi (anche questi ultimi due appoggiano Vessichelli, non sarebbe stato diversamente), c’è un esposto alla Procura da parte dell’ex primo cittadino Michele Feleppa, come si sa, che ha dichiarato «Di assumersi tutte le responsabilità della sua azione». Chissà se e cosa verrà fuori nei riguardi dei tre agenti delle forze dell’ordine, oppure dovrà essere Feleppa ad incassare un ulteriore colpo.
Intanto, Antonio Sarno, durante il suo primo e importante esordio pubblico, si è presentato come «La minaccia numero uno per i signori delle altre due liste» ed ha aggiunto: «Hanno paura della freschezza e l’entusiasmo di cui siamo portatori, e l’unica cosa che riescono a fare è scappare, cercare trucchi per aggirarci. Quando si renderanno conto della inevitabilità di fronteggiarci a viso aperto avremo già vinto le elezioni. Diversamente da quello che vogliono far credere, noi non siamo la stampella né dell’una né dell’altra lista: noi siamo la leva del paese. Gli altri perseguono la vendetta personale mentre noi proponiamo un superamento degli attriti. La nostra è una lista forte, perché rappresentativa di tutti i cittadini, perché propone una nuova generazione di protagonisti e perché ha alle spalle un gruppo politico formalizzato, che continuerà a sostenere gli eletti anche dopo le elezioni».
Hanno poi preso la parola gli altri candidati della lista di Sarno. Il primo ad intervenire è stato Michelino Luongo, con un discorso sulla situazione politica a Paduli: ha parlato del disinteresse e i personalismi dei rappresentanti politici e dei danni derivanti dai due commissariamenti, fautori di una amministrazione impersonale, non consapevole delle specificità e delle necessità del territorio. «Qui bisogna scegliere tra passato e futuro - ha commentato - Paduli Nuova rappresenta il futuro».
Si è passati ad approfondire il programma, con gli interventi di Gerardo Ranaldo, Giuseppe Colangelo, Ciriaco Rossetti e Concettina Ranaldo.
Gerardo Ranaldo, classe 91, laureato in Scienze Politiche, si occupa nella lista di approfondire le opportunità derivanti dai finanziamenti europei, una vera fonte di sviluppo: «La nostra amministrazione si impegnerà in una strategica e proficua sinergia con gli enti locali limitrofi per utilizzare le risorse comunitarie a beneficio dell’occupazione».
Ciriaco Rossetti, dottore in Ingegneria Chimica, ha condotto uno studio sui benefici del compostaggio domestico, il quale può ridurre di molto il volume di immondizia prodotta dal paese, e quindi i costi, oltre che poter essere usato come risorsa nell’agricoltura.
Giuseppe Colangelo ha invece approfondito il problema delle trivellazioni petrolifere, una vera minaccia per il territorio, e ha ricordato quanto fosse stata drammatica l’ultima emergenza ambientale a Paduli rappresentata negli anni passati dall’apertura della discarica.
L’avvocato Concettina Ranaldo, dopo aver invitato gli avversari ad una campagna elettorale corretta e caratterizzata per i contenuti, e non finalizzata meramente al voto, ha illustrato gli obiettivi di Paduli Nuova sulle politiche sociali: servizi per l'infanzia; investimenti sulla scuola e sulla formazione; agevolazioni per l'accesso delle giovani coppie al mercato abitativo; applicazione rigida e rigorosa dei criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia popolare; istituzione in locali pubblici di un incubatore di idee; cooperativa sociale per assistenza domiciliare agli anziani e disabili; valorizzazione del patrimonio di esperienza di cui gli anziani sono portatori, attraverso l'istituzione di un Consiglio degli Anziani.
Poi Antonio Sarno ha tirato le somme, toccando tutti e sei i punti del programma di Paduli Nuova: Ambiente, Infrastrutture, Servizi Sociali, Agricoltura, Sicurezza e Borgo Medievale, soffermandosi in particolare sul problema delle fognature e degli acquedotti: «Ci impegniamo a potenziare, in collaborazione con i privati, la rete idrica fino alla totale copertura del territorio comunale; a completare la rete fognaria e costituire una cooperativa dedita allo svuotamento dei pozzi neri».
Infine la conclusione di Sarno: «Noi padulesi siamo un popolo intelligente, abbiamo capito che l’unico modo di sopravvivere è cambiare, stiamo chiedendo una svolta radicale e Paduli Nuova rappresenta la risposta: inizia una nuova era».
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