Morcone

Lo hanno arrestato sulla scorta di un ordine di esecuzione della pena. E' il provvedimento eseguito dai carabinieri della Stazione di Morcone a carico di Pellegrino Parlapiano, 66 anni, dal '95 al giugno 2010 presidente del Cda della Cassa di mutualità di Morcone, una società cooperativa a responsabilità limitata, posta in liquidazione coatta amministrativa il 16 novembre del 2011 con un provvedimento del Ministero dello Sviluppo economico e la nomina del dottore Antonio Tozzi come commissario liquidatore, e poi dichiarata in stato di insolvenza dal Tribunale di Benevento nell'aprile del 2012.

Una vicenda finita al centro di un'indagine del sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa e della guardia di finanza, sfociata, il 20 luglio del 2015 in sette rinvii a giudizio decisi dal giudice Gelsomina Palmieri – il processo, ancora in corso, riguarda membri del Cda e del collegio sindacale – e in due patteggiamenti. Uno aveva riguardato Parlapiano, difeso dall'avvocato Giovanni Montefusco: per lui una pena di 2 anni, 11 mesi e 29 giorni, oltre al pagamento delle spese legali per ciascuna delle cinquanta parti civili.

La Cammo era rimbalzata all’onore delle cronache nel dicembre del 2010, quando le fiamme gialle avevano proceduto, sulla base di un decreto firmato dal gip Sergio Pezza, a sequestrare beni e quote sociali. Il provvedimento era stato adottato in un'inchiesta avviata da tempo, corredata anche da una consulenza affidata al dottore Fabrizio Russo, che aveva messo nel mirino presunte irregolarità nella gestione dell'istituto finanziario, peraltro destinatario anche di un'ispezione della Banca d'Italia.

Le accuse, a vario titolo: associazione per delinquere, esercizio abusivo dell'attività bancaria,false comunicazioni sociali, falso in bilancio, bancarotta patrimoniale fraudolenta, bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale, bancarotta preferenziale. Ora, come detto, l'esecuzione della pena per Parlapiano, trasferito in carcere.

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