Battipaglia

Picchia l'ex compagna, fermato e arrestato dalla polizia ferroviaria. Nel pomeriggio di ieri gli agenti del Compartimento Polfer per la Campania in servizio a Battipaglia, rientrando da un servizio di scorta ad un Intercity, nello scendere dal treno, hanno notato, sul marciapiede dello scalo locale, a pochi metri da loro, un uomo che, incurante dei numerosi viaggiatori presenti, percuoteva con violenza una donna, colpendola ripetutamente sulla testa e sul corpo con una stampella ortopedica. Immediatamente i poliziotti si sono adoperati per bloccarlo, ma l’aggressore, divincolandosi, ha proseguito nella sua azione, continuando a picchiare la malcapitata.

L’uomo, probabilmente ubriaco, ha continuato poi a dimenarsi, brandendo la stampella a mo’ di bastone ed i poliziotti con grande difficoltà sono riusciti infine ad immobilizzarlo, tanto che uno degli agenti nella concitazione è stato spinto ed ha urtato la ringhiera del sottopasso ferroviario riportando lievi lesioni. L’aggressore, un ventinovenne marocchino, senza documenti, è stato sottoposto a rilievi fotosegnaletici da parte della Polizia Scientifica, all’esito dei quali è risultato irregolare sul territorio nazionale ed a suo carico sono emersi inoltre diversi precedenti penali.

La donna aggredita, italiana di anni 46, presentava delle ecchimosi alla spalla ed alla testa ed è stata pertanto soccorsa da personale sanitario del 118 intervenuto sul posto e condotta presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale, riportando lesioni guaribili in tre giorni tre. Sentita in merito all’aggressione, ha riferito di avere intrattenuto per circa due anni una relazione con lo straniero, con il quale ha avuto un figlio, ma nonostante l’uomo fosse stato più volte violento nei suoi confronti, non lo aveva mai denunciato, temendo conseguenze peggiori. Gli investigatori della Polfer stanno effettuando ulteriori accertamenti in merito ai maltrattamenti subiti dalla donna. L’uomo è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e portato nella casa circondariale di Salerno – Fuorni.

Sara Botte