Capaccio

Partono oggi i lavori per la conferenza internazionale “THE TOMB OF THE DIVER - RITUAL, ART AND POETRY IN PAESTUM AND THE MEDITERRANEAN 500 B.C.”, che si terrà a Paestum da oggi, 4 ottobre, fino al 6 ottobre 2018.

Tre giorni di interventi intorno alla celeberrima tomba del Tuffatore e, più in generale, su rito, arte e poesia a Paestum e nel Mediterraneo, intorno al 500 a.C.

Sin dalla sua scoperta nel 1968, la tomba del Tuffatore è al centro di un acceso dibattito scientifico sulla sua interpretazione: l’immagine del giovane che si tuffa nell’acqua rimane un rompicapo che fa discutere ancora, a 50 anni dalla sua scoperta. Il convegno rappresenta un intenso momento di confronto, a conclusione della mostra “L’IMMAGINE INVISIBILE. LA TOMBA DEL TUFFATORE”, in esposizione al museo di Paestum fino al 7 ottobre.

Ad aprire i lavori Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Paestum, e Angelo Meriani, Presidente di MOISA Society e Professore di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università degli Studi di Salerno. A seguire, il contributo di archeologi e filologi provenienti dalle più prestigiose Università del mondo che si confronteranno sulla straordinaria tomba pestana.

Il Convegno, patrocinato dal MiBAC, dai dipartimenti di Scienze del Patrimonio Culturale e di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno e da MOISA Society, si propone di aprire nuove prospettive per gli studi sull’antropologia della morte e sull’iconografia antica.

“50 anni dopo la scoperta, vogliamo ricomporre la visione ampia e complessiva che Mario Napoli ne diede nella sua pubblicazione della tomba – dichiara il direttore Zuchtriegel - Il convegno è anche un omaggio a lui, con il tentativo di aggiornare la lettura della tomba in base a nuovi dati e approcci che si sono aggiunti negli ultimi decenni.”

S.B.