Benevento

Un impegno maggiore e più coinvolgimento dei giovani di fronte alle numerose sfide che il momento impone. E' quel che chiede don Nicola De Blasio, direttore della Caritas, alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno pastorale della Carità: “La Caritas, in questi anni difficili, riveste un ruolo importante per il sostegno a molte famiglie attraverso il Centro di ascolto, la Mensa, il Dormitorio il Market Solidale, il Centro distribuzione dei prodotti AGEA. La carità non è un'appendice della parrocchia che viene lasciata alla buona volontà di pochi e dei soliti, ma riguarda tutti. Mi piacerebbe quest'anno che qualche giovane animatore possa essere più coinvolto in tale settore. Il beato Paolo VI volle fortemente che la Caritas fosse implementata a livello diocesano e parrocchiale; e volle che avesse carattere pastorale ed educativo. Nel 1972, in occasione del primo incontro nazionale con la Caritas, le affidava questo preciso mandato: «Sensibilizzare le Chiese locali e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità in forme consone ai bisogni e ai tempi». Di fronte alle sfide e alle contraddizioni del nostro tempo, la Caritas ha il difficile, ma fondamentale compito, di fare in modo che il servizio caritativo diventi impegno di ognuno di noi, cioè che l’intera comunità cristiana diventi soggetto di carità. Di fronte alle sfide globali che seminano paura, iniquità, speculazioni finanziarie, anche sul cibo, degrado ambientale e guerre, è necessario, insieme al quotidiano lavoro sul territorio, portare avanti l’impegno per educare all’incontro rispettoso e fraterno tra culture e civiltà, e alla cura del creato, per una “ecologia integrale”. Con piena fiducia nella presenza di Cristo risorto e con il coraggio che viene dallo Spirito Santo dobbiamo andare avanti senza paura e scoprire prospettive sempre nuove nel nostro impegno pastorale, rafforzare stili e motivazioni, e così rispondere sempre meglio al Signore che ci viene incontro nei volti e nelle storie delle sorelle e dei fratelli più bisognosi. Egli sta alla porta del nostro cuore, delle nostre comunità, e attende che qualcuno risponda al suo “bussare” discreto e insistente: aspetta la carità, cioè la “carezza” misericordiosa del Signore, attraverso la “mano” della sua Chiesa. Una carezza che esprime la tenerezza e la vicinanza del Padre. Con gioia quindi vi invito ufficialmente a partecipare alla messa d'inizio anno pastorale della carità che si terrà il prossimo 5 ottobre alle ore 11.00 nella Rettoria di San Pasquale”.