Il dossier dei Cinque Stelle sulla sicurezza delle scuole di Benevento continua a far discutere. Dopo l'intervento di Mariagrazia Chiusolo, capogruppo in consiglio comunale di "Noi Sanniti" interviene anche la senatrice Sandra Lonardo andando in scia alla consigliera. Se la Chiusolo infatti aveva invitato i Cinque Stelle a riflettere sul fatto che non sono più all'opposizione, e dunque sulla questione della sicurezza scolastica dovrebbero trovare soluzioni piuttosto che produrre dossier di denuncia, la Lonardo rincara la dose ricordando che nelle stesse condizioni di pericolo ci sono molte altre scuole del territorio e innumerevoli edifici pubblici, cosa nota con o senza dossier.
E dunque, il dossier dei Cinque Stelle è derubricato a populismo strumentale secondo Lonardo, se alle denunce non seguono fatti: "C’è un piano di intervento su cui non è possibile assistere senza rammarico alle sortite della politica. Per questa ragione non è possibile tacere di fronte alla rappresentazione che i parlamentari 5 Stelle stanno dando di sé e del territorio.La sicurezza degli edifici scolastici, è materia talmente seria ed investe la quotidianità di così tante famiglie che, anche in un’epoca di populismo dilagante, non si possono accettare le ultime iniziative della deputazione grillina sannita.Tentare la strumentalità e provare a lucrare simpatie su una problematica così impattante, non è né serio né giusto: i colleghi parlamentari dei 5 Stelle sono chiamati a promuovere l’interesse del territorio e non le visioni di parte".
Una situazione di pericolosità ampiamente nota e diffusa dunque, a prescindere dai dossier: "La mia considerazione nasce innanzitutto da una constatazione: i deputati e i senatori eletti nelle circoscrizioni sannite possono preoccuparsi solo delle scuole cittadine e tralasciare i numerosi istituti disseminati in provincia, o noi siamo chiamati all’interesse dell’intera comunità? Sanno o non sanno che il 75% delle scuole italiane è nelle stesse condizioni di quelle di Benevento? Sanno o non sanno che quasi tutti gli edifici pubblici cittadini sono nella stessa condizione riguardo ai criteri della vulnerabilità sismica? Sanno o non sanno che tocca anche le scuole gestite dall’amministrazione provinciale e dalla stessa Università? Sanno o non sanno che quattro istituti superiori hanno avuto i soldi per abbattere e ricostruire nuove scuole? Ritengono che queste scuole da abbattere siano più sicure di quelle del Comune? Per me un tale giochino, dal misero cabotaggio, conferma l’impreparazione di fondo di chi è chiamato a svolgere ruoli di rappresentanza territoriale, ma soprattutto smaschera un cinismo di fondo già sperimentato sul piano nazionale".
Quindi, se si vuol porre la questione su un piano di serietà, bisognerebbe discutere il da farsi, non denunciare lo status quo: "I rappresentanti del Movimento 5 Stelle provano a nascondere un dato cruciale che negli ultimi mesi ha cambiato l’orizzonte politico ed istituzionale: al Governo ci sono loro! A loro non è più consentita la polemica qualunquista e priva di qualsivoglia utilità pratica: è finito il tempo dell’opposizione. Ciò premesso, a me pare che il Sindaco di Benevento, e la sua amministrazione, che peraltro ha già da tempo chiesto un confronto in Prefettura su tale emergenza, abbia dato un contributo fattivo, mettendo in campo una discussione ripresa dai media nazionali, relativamente all’edilizia scolastica ed alle immense responsabilità che i sindaci hanno in merito. Pertanto, invece di presentare dossier, comunicati, o inaugurare iniziative di mera propaganda, questi parlamentari potrebbero più efficacemente inoltrare proposte e richieste al Governo che, anche per comune appartenenza, potrebbe prendere spunto da tanta saggezza. Le risorse da destinare a questa emergenza nazionale li deve stanziare il Ministero competente ed il Governo, inserendo questa al primo posto tra le priorità. Anzi, chiediamo ai colleghi quanto sarà stanziato dal Governo per rifare le scuole della città e della provincia di Benevento”.