Palma Campania

 

di Simonetta Ieppariello

Domenica di sangue. Ancora una giovane vita spezzata sull'asfalto. Uno scontro frontale tra un'automobile di grossa cilindrata e una moto, un volo di qualche metro e quel ragazzo è morto poco dopo in ospedale. È successo a Palma Campania, dove a perdere la vita è stato Alberto Carrella, 23 anni di professione cuoco. Il giovane è stato coinvolto nello schianto a pochi metri da casa sua, in via Tavernanova.

La dinamica

È uscito dalla sua abitazione con la motocicletta ed ha impattato con la macchina, anch'essa guidata da un giovane di Palma Campania. Il conducente della automobile si è fermato ed ha cercato di prestare i soccorsi al ragazzo. Ha subito chiamato l'ambulanza ed i carabinieri, arrivati sul posto dopo pochi minuti. Alberto Carrella è stato portato in ospedale a Sarno.

Ma purtroppo per il ragazzo non c'è stato nulla da fare. I medici dell'ospedale Martiri del Villa Malta non sono riusciti a salvarlo, nonostante abbiano fatto di tutto per strapparlo alla morte- Alberto Carrella aveva solo 23 anni ma era già un cuoco affermato e promettente. Un giovane talento, che si stava facendo un nome facendosi conoscere per le sue doti. Si era diplomato all'istituto alberghiero di Ottaviano e da qualche anno lavorava nel ristorante dell'Hotel Villa Franca a Positano. La passione per la cucina era diventata la sua professione e gli stata portando anche molte soddisfazioni, ma Alberto aveva anche un'altra passione, quella per le motociclette. Gli piaceva guidare moto di grossa cilindrata, anche se gli amici lo descrivono come un ragazzo sempre attento e mai spericolato. Ieri è uscito con la sua motocicletta come avvenuto anche altre volte.

Aveva fatto solo pochi metri da casa quando ha incontrato la macchina che lo ha travolto. Alberto Carrella ha fatto un volo, poi è rimasto a terra privo di conoscenza. 

Il ricordo

Commoventi i tantissimi messaggi di amici, parenti e colleghi, con i quali la bacheca Facebook del giovane è stata letteralmente inondata nelle ultime ore.

Un ragazzo d’oro, gran lavoratore, persona umile, buona e generosa, sempre allegro nonostante la vita lo avesse messo già a duro prova. Così viene descritto Alberto da chi lo conosceva meglio.

Struggente, poi, il ricordo del noto chef Antonio Nunziata: "Ho saputo in questo momento, mi piange il cuore! La moto era la tua passione, insieme alla cucina. Eri uno di quegli alunni modello, uno di quelli ai quali ti affezioni come ad un figlio. Riposa in pace Alberto. Non avrei mai voluto scrivere una cosa del genere. Sono veramente allibito ed incredulo. Dio da oggi avrá un grande chef a disposizione per la mensa dei giusti in paradiso!".