di Gianni Vigoroso
Un baluardo, un lottatore, un pilastro portante della sanità arianese. Dopo oltre 40 anni di servizio Oto Savino lascia l’ospedale di Ariano Irpino. E lo fa con grande emozione nei suoi occhi, circondato dall’affetto di medici, infermieri e di tutto il personale amministrativo che per anni è stato al suo fianco.
Doveva essere una festa a sorpresa in un primo momento, ma il direttore è riuscito ad indovinare anche quest’ultima mossa, a dimostrazione della sua attenzione, intuito e occhio vigile fino all’ultimo.
Tinuccio Savino, come lo chiamano da sempre simpaticamente tutti ha ripercorso la sua storia raccontando tanti aneddoti e vicende anche inedite, le sue battaglie, di questa sua lunga attività di servizio che lo hanno visto spesso anche particolarmente severo per il solo bene di un ospedale che ha sempre amato e protetto.
Dal pronto soccorso alla direzione ospedaliera quando ancora non portava il nome del Santo Patrono fino ad approdare a Bisaccia, struttura che ha diretto anche qui ad ottimi livelli fino a riqualificarla al meglio. Ruoli che ha svolto con rettitudine e grande professionalità.
«Vi confesso che ho cercato davvero di esorcizzare questa data, purtroppo alla fine è arrivata. Sono pronto ad andare via dopo 40 anni di lavoro. Il mio augurio che questa struttura possa essere affidata in buone mani. Dagli anni 80 ad oggi è inutile nasconderlo, abbiamo realizzato un ospedale di media, alta, qualità."
Per me la cosa più importante - ha precisato Savino - è il rilancio di questa struttura. Con il terremoto del 1980 sembrava che anche la prospettiva dovesse crollare. Ed, invece, oggi siamo punto di riferimento per un vastissimo territorio. Ma bisogna continuare, operare senza sosta nell'interesse della comunità residente. E questo si può fare se tutto il personale dell'ospedale riesce a fare corpo con la direzione strategica che finalmente sta interpretando al meglio le reali esigenze dei nostri comuni».
Gli elogi a Savino da parte del direttore generale dell'Asl Maria Morgante: "Un lavoro instancabile svolto con passione e impegno. Mi dispiace che lascia la direzione proprio in un momento in cui dopo tanta programmazione dovremmo raccogliere i frutti. A giorni inaugureremo la lungodegenza e per la radioterapia attendiamo a fine anno il finanziamento da parte della Regione Campania. Ma siamo pronti.
Sede al momento vacante, attraverso un bando pubblico si dovrà provvedere a nominare un successore entro il 2019.