Sant'Agata de Goti

A metà aprile ne era stata chiesta la custodia cautelare in carcere, che il gip Loredana Camerlengo aveva però respinto, ordinando, in quella occasione, solo il sequestro dei mezzi: escavatore, camion e carrelli. Una decisione appellata dalla Procura dinanzi al Riesame, che l'ha accolta, disponendo però il divieto di dimora in Campania.

E' la misura eseguita dalla guardia di finanza di Napoli e Montesarchio, dopo il via libera della Cassazione, a carico di Giovanni Izzo (avvocati Pietro Romano e Antonio Panarese), 50 anni, di Sant'Agata dei Goti, legale rappresentante della Unitrans, una società di trasporti.

Il provvedimento è stato adottato in un'inchiesta in materia di inquinamento ambientale diretta dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal sostituto Donatella Palumbo, centrata su “una vasta area, di circa 18.000 metri quadrati, sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali (in quanto adiacente ad un alveo e due laghi artificiali identificati come “oasi del verde”) che risultava destinata alla gestione indiscriminata di una discarica di rifiuti speciali anche pericolosi”.

I mezzi della 'Unitrans' erano già stati sequestrati nel novembre 2016, poi erano stati dissequestrati. L'attività investigativa, supportata da accertamenti tecnici e rilievi dall'alto, era sfociata, cinque mesi fa, nell'ulteriore blocco, nel corso del quale, come si ricorderà, era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale – poi era tornato in libertà -, Fabrizio Izzo, 25 anni, figlio di Giovanni, accusato di aver ostacolato, alla guida di un escavatore, le operazioni dei militari, rischiando di danneggiare un'auto di servizio della guardia di finanza e distruggendo la sua.

Uno stop, quello di aprile, deciso, secondo la difesa, senza che fossero emersi nel frattempo elementi di novità, neanche dai carotaggi, ordinati dalla Procura, in una zona che in passato era una discarica comunale. Ora, invece, la misura cautelare nei confronti di Giovanni Izzo, in un'indagine, conclusa, nella quale figurano anche,a  vario titolo, altre cinque persone: lo stesso Fabrizio Izzo, .Antonio Martino, 24 anni, Giovanni Izzo, 49 anni, di Sant'Agata, Alfonso Fabricatore, 31 anni, e Alfonso Sellitto, 51 anni, della provincia di Salerno, difesi dagli avvocati Domenico Vincenzo Ferraro, Salvatore Brancaccio, Andrea Ricciardi e Antonio Leone

Esp