Benevento

Quando a via Perasso, in concomitanza con l’ingresso dei candidati, sfila il corteo delle auto d’epoca il parallelismo è bello che servito.
Ma attenzione, per chi è intenzionato a vincere la corsa delle prossime Regionali impossibile sottovalutare l’appeal di Sandra Lonardo Mastella e di Mino Izzo, i due bolidi della scuderia Forza Italia che questa mattina hanno presentato la propria lista all’hotel President. Carrozzeria a lucido per le due fuoriserie del consenso e motori pronti a percorrere a tutta velocità tanto il circuito cittadino quanto quello provinciale.

La sala si riempie, ed a giudicare dai volti si può valutare l’impegno profuso dagli ex Udeur, ma la sfida tra i due contendenti che potranno giocarsi un seggio in Consiglio, resta solo sullo sfondo: i nemici sono altri! De Luca e il centrosinistra? Sì, ma non solo. Anche in casa forzista a catalizzare gli strali sono in modo particolare gli ‘amici’, i ‘colleghi’ di partito e quelli di coalizione.

A Colasanto, coordinatore provinciale di Forza Italia, ci pensa Izzo: “La sede di Benevento è diventata il suo comitato elettorale? Non ce ne siamo proprio accorti: niente era prima e niente è adesso”.
“Una certa De Girolamo”, invece, finisce nel mirino della signora Mastella che non manca di addebitarle la diminutio che il territorio sannita ha subito per via dell’assenza del marito Clemente dalla scena politica: colpe che ricadrebbero anche sulle scelte dell’esponente NCD. Fratelli-coltelli anche nelle note introduttive del dibattito, quando dal tavolo di coordinamento uno dei giovani aveva voluto sottolineare: votate Forza Italia, quella vera!

 

Ma la mutazione genetica del partito di Berlusconi è in fase avanzatissima, nonostante la Mastella tenti di ripercorrere lo stile del fondatore di Arcore: ad esempio, la candidata ha annunciato che invierà nelle case dei sanniti un ‘Diario di Sandra’ per raccontare quanto realizzato in Regione negli anni dei suoi mandati. L’anima Udeur è poi quasi palpabile, quando si parla di ‘4Notti e più di Luna Piena’: “Una festa che si organizzava a casa Mastella. Lì dove sono nati anche il Conservatorio e l’Università del Sannio, potrà non piacere a qualcuno ma è così, questa è la storia”. Sulla festa estiva un pensiero va poi anche alle vicende giudiziarie: “Il dispiacere più grande non è stato solo per me, mio marito e mio figlio, pure duramente colpiti da questa vicenda, ma per Clemente Rossi, Angelo Sabatino, Lia Cacace e Rita Maio”.

 

In ogni caso, l’impegno assunto, pare di capire in caso di rielezione, è che la festa sarà riorganizzata. “La rifaremo insieme” – conclude la Mastella. Nel corso dell’intervento, avviato da un momento di commozione per la presenza in sala di sua madre “assente all’ultima campagna elettorale per le note vicende giudiziarie”, Sandra Lonardo ha rivendicato con orgoglio la battaglia per l’attuale legge elettorale “che farà della Campania una delle Regioni più rosa d’Italia”. Un apprezzamento è stato rivolto al lavoro di risanamento economico realizzato da Caldoro che “finalmente fornisce la possibilità di turn-over e nuove assunzioni”. Mentre qualche frecciata al veleno se la prendono anche gli esponenti del PD definiti “dalla doppia morale”, ma come accennato poca cosa rispetto al trattamento riservato agli interni…

Da Izzo, invece, arriva anche un passaggio sul Movimento 5 Stelle, in particolare sembra parlare del candidato Pasquale Maglione, anche lui di Airola, quando dice: “Ho avuto un confronto sulla Fondo Valle Isclero, con un giovanotto candidato dei 5 Stelle e mi sembra che questi non sappiano di che cosa parlano”. Izzo, che ha già ricoperto la carica di assessore regionale, prova a galvanizzare l’uditorio con un paio di passaggi ambiziosi: “Forza Italia deve ritornare ad essere il primo partito nella Regione Campania. Con il nostro contributo ci si può riuscire e così potremo ambire anche ad una rappresentazione in Giunta”. Anche l’ex senatore sceglie il tema della festa della mamma per l’abbrivio, dedicando “un pensiero anche a quelle che non ci sono più”. Il retroscena personale, poi, diventa accattivante quando spiega la genesi della sua candidatura: “Insieme ad altri amici ci siamo recati da Berlusconi, in occasione di una delle ultime pagine delle sue vicende giudiziarie, e lui personalmente mi ha chiesto: Izzo ma tu ora dove stai? Ed io gli ho risposto: Presidente a casa. E lui ancora a me: ma chi ti ha fregato?”. Qui si interrompe per un attimo il racconto di Izzo che poi arriva subito al dunque: “Izzo, mi ha detto Berlusconi, tu devi ritornare in pista! Da quel momento, sentendo il valore di quell’imprimatur, sono in corsa per queste elezioni e per riportare il partito a tagliare i traguardi che merita”.

Ritorna il parallelismo con le automobili. Difficile pronosticare gli esiti della gara, ma fino alla bandiera a scacchi sarà corsa solitaria per tutti i concorrenti.

 

Antonio Orafo