Continua il trend positivo del settore dei finanziamenti. Secondo quanto diffuso da Criff, ad Agosto il settore dei prestiti è aumentato di poco più del 9% (dato aggregato di prestiti personali e finalizzati). Da segnalare l’aumento di erogazioni dei cosiddetti prestiti ex inpdap, ossia quei finanziamenti erogati ai dipendenti del comparto pubblico.

Il motivo sarebbe da ricercare nella maggiore solidità, da un punto di vista delle garanzie reddituali, di queste categorie di lavoratori. Secondo quanto riportato nella guida ai prestiti inpdap di prestitoinpdapok.com, infatti, banche e finanziarie preferiscono erogare finanziamenti ai dipendenti a tempo indeterminato del settore pubblico o ai pensionati, avendo delle garanzie che con i dipendenti del comparto privato non avrebbero.

Basti pensare che questi possono accedere al credito anche in presenza di segnalazioni alla centrale rischi o di protesti. Questo principalmente per 2 motivi. Per prima cosa i dipendenti pubblici sono difficilmente licenziabili, e in secondo luogo in caso di protesto si può optare per una cessione del quinto e in questo caso sarà direttamente il datore di lavoro (ossia lo stato) a pagare le rate di rimborso mensile previa trattenuta dell’importo dallo stipendio o dalla pensione.

Una garanzia assoluta che spinge moltissimi istituti di credito a favorire questa categoria di lavoratori attraverso un tasso di interesse più conveniente e attraverso la richiesta di requisiti di garanzia decisamente meno stringenti.

Come chiedere i prestiti Inpdap

Come abbiamo detto l’Inpdap era l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, che è rimasto in vigore fino al 6 dicembre 2011, quando tutte le sue funzioni sono state trasferite all’INPS. Con il termine prestiti Inpdap si fa riferimento a quei finanziamenti che vengono erogati dall’INPS, ex Inpdap. Si tratta di prestiti a condizioni agevolate e quindi molto interessanti, facili da ricevere e molto convenienti rispetto a quelli normalmente erogati dalle banche. 

I prestiti Inpdap sono quindi finanziamenti a condizioni contrattuali molto agevolate che vengono concessi dall’INPS ai dipendenti e ai pensionati (e anche alle loro famiglia) che lavorano o hanno lavorato nel settore della pubblica amministrazione. Nonostante sia più corretto parlare di Prestiti INPS, posto che l’Inpdap è stato soppresso ed adesso le sue funzioni sono tutte in capo all’INPS, per non fare confusione ancora oggi si parla spesso di prestiti Inpdap. 

Questi prestiti hanno un tasso di interesse sempre molto basso e quindi sono ideali per chi voglia un finanziamento agevolato rispetto alle condizioni di mercato. Vanno bene per i dipendenti pubblici, o per coloro che sono stati dipendenti pubblici ed adesso sono alla ricerca di un finanziamento comodo, agevolato e rapido e sicuro da ottenere grazie ai prestiti Inpdap. 

Ci sono inoltre diversi tipi di soluzioni creditizie nei prestiti Inpdap che si sposano alle esigenze di ciascuno. 

Chi può accedere ai prestiti Inpdap

Innanzitutto è bene vedere chi ha la possibilità di accedere ai prestiti Inpdap. Vediamo quindi le categorie di soggetti ai quali sono rivolti questi finanziamenti: 

- iscritti e pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici 
- dipendenti del gruppo Poste Italiane 
- lavoratori e pensionati della PA iscritti al Fondo Credito 
- iscritti all’assistenza magistrale 
- pensionati di qualsiasi gestione pensionistica che sottoscrivano un prestito con cessione del quinto. 

Modalità di erogazione dei prestiti Inpdap

Come si richiedono i prestiti Inpdap? Si tratta di un procedimento davvero molto semplice. Basta presentare la documentazione all’INPS (la domanda può essere fatta comodamente anche online) e si avrà accesso alla somma o per mezzo del fondo di credito della gestione unitaria, o per mezzo di banca convenzionate. Possono accedere ai prestiti Inpdap solamente coloro che sono contribuenti della gestione unitaria almeno da 4 anni. 

I prestiti Inpdap hanno una durata massima di 10 anni, anche se però la durata dipende dalla rata e della cifra che si richiede in prestito, oltre che il tipo di prestito chiesto.