Sono in corso di completamento i lavori di messa in sicurezza del muro di cinta della Reggia di Caserta di via Camusso. I lavori rientrano tra gli interventi di manutenzione ordinaria programmati dalla Direzione della Reggia a valere sul bilancio 2017. Il muro di cinta di via Camusso, ricorda la Direzione della Reggia di Caserta, "non è stato oggetto di interventi di manutenzione da oltre un trentennio e, prima dell'avvio dei lavori, versava in pessimo stato di conservazione, con diffusi e profondi fenomeni di degrado materico che ne alteravano completamente la percezione". Il progetto e la successiva direzione dei lavori di restauro e messa in sicurezza del muro di cinta sono stati effettuati secondo i principi del restauro, tenendo in considerazione sia l'istanza storica che l'istanza estetica del manufatto architettonico. Per la "fase di conoscenza", sono stati effettuati sopralluoghi in sito eseguendo un rilievo grafico, fotografico e materico, inoltre sono state svolte ricerche in archivio storico consultando la documentazione "Conti e cautele".
L'analisi di tale documentazione ha messo in evidenza che il muro veniva restaurato con interventi di consolidamento e finitura di intonaco, confermando quindi che lo stesso era intonacato, così come anche il tratto di muro via Giannone - Ponte d'Ercole, attestato da un altro documento datato 1888 (non ancora classificato).Si è predisposto quindi un progetto di restauro che, sulla scorta di elementi acquisiti e in cui l'istanza storica assume una rilevanza preponderante rispetto a quella estetica, ha riproposto se non la veste originaria, quella più vicina e documentata. Inoltre, dall'analisi visiva condotta lungo il muro di cinta, all'interno del Parco reale è stata rilevata la presenza di numerosi lacerti di intonaco colorato sia lungo via Passionisti che lungo via Camusso. In alcuni casi, si è riscontrata una stratificazione cromatica con una fase più recente di colore giallo, sovrapposta a una precedente fase di colore rosa-arancio.Al fine di meglio documentare quanto rilevato visivamente, nell'ambito dell'accordo di cooperazione in atto tra la Reggia di Caserta e il Dipartimento di Chimica dell'Università "Federico II" di Napoli, è stata anche condotta una campagna di campionatura e analisi degli intonaci individuati, con prelievo di 19 campioni, alcuni dei quali sono stati sottoposti a test di fluorescenza di raggi X per identificare gli elementi metallici del pigmento originario.
Dal punto di vista esecutivo, per l'intonaco e la tinteggiatura sono stati utilizzati prodotti a base di calce; la scelta del colore è stata concordata con il competente funzionario di zona della Soprintendenza sulla base di diverse campionature realizzate prendendo a riferimento le tonalità degli intonaci colorati rinvenuti. "Tutte le scelte, sia progettuali che esecutive - spiega la Direzione della Reggia - sono state ovviamente ponderate e condivise con la competente Soprintendenza. Sono in programma ulteriori interventi di manutenzione dei muri perimetrali del complesso vanvitelliano, finalizzati a ripristinarne la funzionalità e il decoro, in coerenza con le scelte già compiute".