Nocera Inferiore

E' precipitato dal tetto del capannone industriale dell'impresa di un amico, è morto così a 64 anni Antonio Cerrato, meccanico e dipendente della società partecipata “Nocera Multiservizi”. La tragedia ieri pomeriggio a Nocera Inferiore, in via Prisco Palumbo. Cerrato sarebbe salito su un carrello elevatore e poi su un muro grazie all’aiuto del muletto, poi si sarebbe arrampicato sul tetto in lamiere che copre il capannone per riparare delle infiltrazioni. L’uomo si trovava su una lastra di plexiglass che sotto al suo peso avrebbe ceduto, facendolo così precipitare da un’altezza di almeno sei metri. Un volo per lui fatale, inutile ogni tentativo di soccorrerlo.

Avrebbe assistito alla scena proprio l'amico che lo stava aiutando a riparare lo strato di lamiera. Lanciato l'allarme sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e un'ambulanza del 118. Sul caso indagano i carabinieri del reparto operativo di Nocera Inferiore, agli ordini del tenente colonnello Francesco Mortari, sono partite le indagini, al lavoro il sostituto procuratore Roberto Lenza della procura di Nocera Inferiore.

La salma è stata sequestrata per un primo esame esterno al quale seguirà molto probabilmente l'autopsia, sotto sequestro anche la struttura dove si è verificata la tragedia, un'officina meccanica, mentre procedono le indagini per ricostruire esattamente la dinamica di quanto accaduto. Al lavoro anche i tecnici dello Spisal che si occupano di prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. A rischiare anche l'amico del 64enne, bisognerà ora capire se le condizioni del capannone fossero idonee per permettere qualsiasi tipo di attività. Cerrato, sposato con figli, sarebbe andato in pensione tra pochi mesi. Sconvolti familiari, colleghi e amici del 64enne che viveva in via Villanova, conosciuto e benvoluto da tutti.

S.B.