Benevento

Quello che prima era un semplice rischio adesso è diventato realtà: i fondi per le periferie, quelli relativi ai 96 progetti finanziati con un secondo bando dal governo Gentiloni, sono stati bloccati e le risorse, complessivamente un miliardo e mezzo di euro, dirottate su altri capitoli. Benevento perde 18 milioni di euro e si vedrà rimborsare il solo costo dei progetti esecutivi eventualmente già elaborati. Null'altro.

Le reazioni in Italia e, segnatamente in Campania, sono veementi.
Mastella, che in linea teorica aveva preannunciato una battaglia legale contro il Governo se avesse assunto questa decisione, dovrà fare di necessità virtù formalizzando l'incarico all'ufficio legale. Il Governo si è rimangiato i contratti sottoscritti a palazzo Chigi e a meno di un ripensamento alla Camera con un'intesa, in seconda lettura, al Senato, di quei fondi non si vedrà nemmeno un centesimo.

"Lancio un appello ai parlamentari di ogni colore politico: ci sia un ripensamento sullo stop al Bando Periferie, il Parlamento mantenga gli impegni assunti dalle istituzioni. C'e' il rischio di penalizzare la vita di migliaia di cittadini della Campania, costringendoli a vivere ancora nel degrado e nella precarieta' di queste aree urbane sofferenti".

Cosi' il presidente dell'Anci Campania, Domenico Tuccillo, che con un'esortazione bipartisan a deputati e senatori confida in un riesame dopo lo stop al Senato. Gli interventi programmati grazie al Bando Periferie riguardano, ricorda Tuccillo, "il miglioramento della vita dei cittadini delle nostre periferie, a partire da quelle del Sud: scuole, case popolari, strutture sportive, contenitori culturali, parchi, luoghi di aggregazione, infrastrutture e molto altro. Tutti interventi che miglioreranno la vivibilita' e la sicurezza di tutti. Alcuni di questi sono alle procedure di gara, altri in avanzata progettazione. Non sono coinvolte solo grandi aree metropolitane come Napoli, ma anche importanti comuni capoluogo come Benevento e Caserta con ricadute sui centri minori intorno ad essi. I parlamentari campani, anche quelli dell'area di governo, facciano sentire la loro voce e impediscano un colpo basso agli interessi della Campania, perche' un blocco dei finanziamenti su opere gia' programmate porterebbe a contenziosi interminabili e minerebbe, ancora di piu', la fiducia dei cittadini verso le istituzioni".

"Lo abbiamo gia' detto nei giorni scorsi - aggiunge Tuccillo - E' una decisione di estrema gravita', ingiustificabile, a cui bisogna subito porre rimedio nel passaggio alla Camera. Anche perche' i Comuni hanno gia' inserito gli investimenti loro assegnati nelle programmazioni triennali delle opere pubbliche, includendo di conseguenza tali previsioni di spesa nei bilanci. Dopo decenni di degrado urbano nelle periferie, finalmente in Italia, anche se in ritardo rispetto ad altri paesi europei, si era varato un provvedimento importante per portare servizi ed infrastrutture in quartieri degradati. In un giorno il Senato ha cancellato questa idea". "Pertanto - sostiene il presidente regionale dell'Anci Campania - auspico che il Patto di reciproca collaborazione, che dovrebbe guidare sempre le istituzioni con l'obiettivo di tutelare gli interessi dei cittadini, non resti inascoltato. Ci sono tutte le ragioni affinche' la Camera prima e il Senato poi, in seconda lettura, ripristino i fondi per il Bando Periferie, intervenendo sulla formulazione dell'articolo 13 del Milleproroghe. Mi auguro, e sono convinto che tutti i parlamentari al di la' della collocazione politica, vorranno onorare lealmente quest'impegno verso i cittadini dell'Italia e della Campania. Come Anci nazionale e regionale - conclude - siamo pronti a una mobilitazione forte per difendere le ragioni dei cittadini e anche a interrompere ogni relazione istituzionale e la nostra partecipazione alla conferenza Stato-Citta'".

Ecco la lista completa dei fondi cacellati

 Aosta 12,4 milioni. Piemonte (109,6 milioni): Asti 6,8 milioni, Citta' metropolitana di Torino 39,9 milioni, Biella 4,1 milioni, Vercelli 7,6 milioni, Alessandria 18 milioni, Cuneo 17,9 milioni, Verbania 8 milioni, Novara 7,3 milioni. Lombardia (63,4 milioni): Milano 18 milioni, Sondrio 11,7 milioni, Cremona 7 milioni, Varese 18 milioni, Monza 1,1 milioni, Pavia 7,6 milioni. Liguria (92,7 milioni): Citta' metropolitana di Genova 39,9 milioni, Imperia 18 milioni, La Spezia 16,9 milioni, Savona 17,9 milioni. Trento 18 milioni. Bolzano 18 milioni. Veneto (132 milioni): Citta' metropolitana di Venezia 38,7 milioni, Belluno 18 milioni, Rovigo 13,5 milioni, Venezia 12,5 milioni, Treviso 13,4 milioni, Padova 17,9 milioni, Verona 18 milioni. Friuli Venezia Giulia (71,8 milioni): Udine 18 milioni, Trieste 17,9 milioni, Pordenone 17,9 milioni, Gorizia 18 milioni. Emilia Romagna (120,6 milioni): Forli' 8,3 milioni, Reggio Emilia 17,8 milioni, Bologna 18 milioni, Cesena 1,8 milioni, Ravenna 12,8 milioni, Parma 17,9 milioni, Piacenza 8 milioni, Rimini 18 milioni, Ferrara 18 milioni. Toscana (147 milioni): Firenze 17,8 milioni, Arezzo 17,1 milioni, Siena 9,4 milioni, Lucca 16,3 milioni, Massa 14,7 milioni, Pistoia 18 milioni, Livorno 17,8 milioni, Pisa 18 milioni, Carrara 17,9 milioni, Marche (50,6 milioni): Macerata 12,4 milioni, Ancona 12 milioni, Pesaro 11,1 milioni, Urbino 6,5 milioni, Fermo 8,6 milioni. Umbria (26,3 milioni): Terni 10,3 milioni, Perugia 16,3 milioni. Abruzzo (59,6 milioni): L'Aquila 18 milioni, Pescara 18 milioni, Chieti 11,1 milioni, Teramo 12,5 milioni. Lazio (90,4 milioni): Rieti 15,1 milioni, Citta' metropolitana di Roma 39,9 milioni, Frosinone 17,9 milioni, Viterbo 17,5 milioni. Campania (75,1 milioni): Citta' metropolitana di Napoli 39,1 milioni, Benevento 18 milioni, Caserta 18 milioni. Molise (28,5 milioni): Campobasso 17,9 milioni, Isernia 10,6 milioni. Basilicata (31,1 milioni): Potenza 18 milioni, Matera 13,1 milioni. Puglia (44,6 milioni): Taranto 9,3 milioni, Brindisi 17,4 milioni, Foggia 17,9 milioni. Calabria (103 milioni): Reggio Calabria 18 milioni, Crotone 3,6 milioni, Vibo Valentia 6 milioni, Cosenza 17,9 milioni, Citta' metropolitana di Reggio Calabria 40 milioni, Catanzaro 17,5 milioni. Sicilia (218,1 milioni): Citta' metropolitana di Palermo 40 milioni, Agrigento 15,8 milioni, Siracusa 13,1 milioni, Caltanissetta 7,7 milioni, Enna 4,6 milioni, Palermo 17,9 milioni, Citta' metropolitana di Messina 40 milioni, Ragusa 18 milioni, Citta' metropolitana di Catania 40 milioni, Trapani 4,9 milioni, Catania 16,1 milioni. Sardegna (42,6 milioni): Nuoro 18 milioni, Carbonia 8,2 milioni, Tempio Pausania 517mila euro, Sassari 15,9 milioni".