Una truffa da 262mila euro. Una delle accuse che è valsa l’arresto dell’avvocatessa di Cervinara, Maria Virginia Cantone. A dicembre 2012 una famiglia di Marano (Napoli) era stata vittima di un violento incidente stradale. Un uomo e le due figlie minorenni erano rimaste gravemente ferite, la moglie aveva perso la vita.
Nell'ordinanza del gip si legge che l'indagata, incaricata di seguire la causa per il risarcimento, aveva contattato i clienti informandoli che il Tribunale di Napoli Nord aveva riconosciuto una provvisionale di oltre 440mila euro: cifra che doveva essere accreditata da un’agenzia assicurativa. In quella somma – aggiungeva l’avvocato - rientravano 70mila euro per una delle due ragazze ferite nell’incidente. Soldi che la Cantone si impegnava a versare al giudice tutelare del tribunale di Napoli Nord: dove la ragazza, compiti i 18 anni, avrebbe potuto riscuotere il denaro.
Mesi dopo l’indagata avrebbe usato lo stesso stratagemma. Si era fatta versare 100mila euro da consegnare al giudice tutelare. I raggiri erano stati scoperti per caso. La vittima della truffa aveva notato che un nuovo bonifico di 3mila euro, chiesto dalla Cantone per delle spese legali, era in realtà destinato al rappresentante di un’associazione di amministratori condominiali e immobiliari. L’uomo era poi andato alla cancelleria al Tribunale di Napoli Nord, dove aveva scoperto che non esisteva la persona indicata dall'indagata come responsabile della sua pratica. Secondo quanto ricostruito dalla finanza, con parte dei soldi della truffa, la Cantone avrebbe comprato una casa per la villeggiatura a Campomarino. Dove aveva incontrato una coppia che era in causa al Tar delle Marche per vedersi riconosciuto il diritto di abitabilità di una casa di proprietà.
L’avvocatessa, dopo aver millantato una parentela col numero uno dell’Anac, Raffaele Cantone, avrebbe ottenuto diversi pagamenti dalle vittime del raggiro. E falsificato una mail del tribunale che li informava di aver vinto la causa di risarcimento ( prometteva 350mila euro). La guardia di finanza di Avellino e quella di Napoli Nord hanno ricostruito i versamenti e i prelievi sui conti bancari e raccolto le testimonianze delle vittime. L'indagine è condotta dal sostituto procuratore, Vincenzo D’Onofrio. Domani l’indagata, difesa dall’avvocato Dario Vannetiello, sarà interrogata dal gip Fabrizio Ciccone.