Sono tutti accusati di omicidio colposo i 18 medici dell'ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli tirati in ballo dall'indagine della procura di Salerno avviata dopo la denuncia dei familiari di Michele Musella, pensionato di Olevano sul Tusciano, morto martedì scorso durante la sua degenza. Tutti i sanitari - nefrologi, cardiologi, rianimatori e chirurghi - sono stati 'avvisati' in vista dell'autopsia, per consentire loro la nomina di un proprio consulente.
Il 75enne da anni in dialisi, era stato ricoverato in un primo momento all'ospedale di Battipaglia per un'infezione di una fistola vascolare che gli aveva causato la febbre. In seguito era stato trasferito ad Eboli dove i medici di nefrologia avevano fatto partire le terapie considerate necessarie per guarirlo dalla sua problematica, chiedendo poi un consulto ai colleghi del Ruggi d'Aragona di Salerno che però lo avevano rimandato ad Eboli.
Qui il 75enne era stato visitato da un chirurgo vascolare che aveva ritenuto necessario continuasse la terapia che stava seguendo. Ma le condizioni di Musella non erano migliorate, l'infezione non era stata debellata, fino a quando il 20 agosto la situazione del 75enne era degenerata, fino alla morte sopraggiunta per shock settico. Così i familiari avevano deciso di sporgere denuncia ai carabinieri, che avevano acquisito la cartella clinica.
Bisognerà ora attendere i risultati dell'autopsia e degli esami per stabilire se vi siano presunte responsabilità da parte dei medici che si sono occupati del pensionato durante la sua degenza.
S.B.