Auto in fiamme a Bonea. Erano all'incirca le 4 quando il fuoco ha avvolto, divorandola completamente, la Lancia Musa di un consigliere comunale di maggioranza, Alfonso Pecchillo, che l'aveva lasciata in sosta in via Votini, nel centro storico di Bonea, nelle vicinanze della chiesa.
Scattato l'allarme, sul posto sono accorsi i pompieri del locale distaccamento, che hanno spento il rogo, ed i carabinieri.
Avviate le indagini, non si esclude la pista di un gesto doloso. L'incendio ha inevitabilmente creato preoccupazione nella comunità caudina, già costretta a fare i conti in numerose occasioni con episodi della stessa natura.
Lo stesso Pecchillo, come si ricorderà, era stato vittima di identiche 'attenzioni' nel giugno del 2016, quando la Lancia Musa parcheggiata dinanzi all'abitazione era stata danneggiata pesantemente dalle fiamme. Un attentato al quale era seguita, dopo qualche settimana, l'esplosione di una bomba carta piazzata sotto la Fiat 500 di un altro esponente della maggioranza che sostiene il sindaco Giampietro Roviezzo.
A distanza di un paio di mesi, poi, la stessa sorte era toccata anche al primo cittadino, con un ordigno fatto deflagrare davanti alla dimora dei genitori. Enorme la paura, nessun problema per le persone.
Un fenomeno criminoso, quello dell'uso delle bombe, che era nuovamente tornato alla ribalta della cronaca, sempre a Bonea, nel gennaio 2017, quando ne aveva fatto le spese un agriturismo (una vicenda sottesa però da motivazioni familiari, già definita in sede giudiziaria) e a dicembre dello stesso anno, con quanto accaduto nel parcheggio di un locale, dove un'esplosione aveva investito la Mercedes di un cliente.
Un elenco inquietante, 'avvertimenti' ancora avvolti dal mistero. A Bonea la tranquillità non è più di casa, ormai, da un pezzo.
Esp