Castellabate

L’Amministrazione Comunale di Castellabate ha disposto controlli serrati e capillari sul territorio per dare un freno agli affitti in nero e sanzionare i titolari di strutture abusive. La Polizia locale, in sinergia con la Guardia di Finanza di Agropoli e i Carabinieri di Castellabate, sta svolgendo un attività di controllo mirata a disciplinare il panorama delle strutture ricettive alberghiere, extra alberghiere e all’aria aperta. In questi mesi è stato avviato un piano sinergico e strategico in più fasi che si sta concentrando sulle violazioni relative agli appartamenti  e case vacanze non autorizzate ai sensi della Legge Regionale 17/2001, grazie anche ad una  costante disanima di tutti portali web di prenotazione e i  siti di intermediazione turistica.

Il primo risultato emerge dal notevole incremento di autorizzazioni,  ai sensi della L.R.17, presentate al SUAP: 66 solo nelle ultime due settimane. I proprietari delle abitazioni che svolgono affitti in nero, senza alcuna autorizzazione commerciale e che non comunicano i dati sia in questura che agli uffici comunali, rischiano una sanzione pecuniaria di 3mila euro, oltre al recupero delle imposte non versate e una denuncia alla Procura della Repubblica e alla Questura.

“Sono stati già effettuati 689 controlli presso strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere presenti nel nostro comune, determinando l’accertamento di centinaia di strutture per mancate entrate relative alla tassa di soggiorno, e soprattutto sono stati individuati  38 operatori che non agivano nella legalità – precisa il Sindaco Costabile Spinelli – sulla scia delle attività avviate già lo scorso anno quando 5 strutture abusive sono state immediatamente chiuse con l’apposizione dei sigilli”. “I controlli sono tesi a migliorare la qualità del nostro turismo, solo attraverso una seria attività di monitoraggio si può puntare ad un’ospitalità di alto livello – sottolinea l’Assessore al turismo e alla cultura Luisa Maiuri – è uno standard che merita un comune come il nostro e per questo continueremo su questa linea”.

S.B.