Avellino

Opere cantierabili, in Campania guida l'Irpinia. Il dato emerge dal report, strutturato a livello regionale e nazionale dal circuito Ance, che prende spunto dall’iniziativa denominata “La carica dei 5.000 cantieri per far ripartire l’Italia”. A livello nazionale si parla di 5.300 opere in grado di attivare investimenti per 9,8 miliardi e 165.000 posti di lavoro, con una ricaduta complessiva sul sistema economico del Paese di 32 miliardi di euro. A livello di macro-ripartizioni le opere sono così localizzate: 948 nel Nord-Ovest; 1128 nel Nord-Est; 998 al Centro e ben 2.199 al Sud.

In Campania lo studio ha individuato 347 progetti per un importo complessivo di circa 710 milioni di euro. Scendendo nel dettaglio: opere stradali (2, 540.000 euro); opere stradali/manutenzione/messa in sicurezza (23, 24.803.812 euro); infrastrutture idriche (33, 91.616.595 euro); trasporto pubblico e mobilità urbana sostenibile (6, 5.613.300 euro); interventi su spazi pubblici urbani (71, 204.076.480 euro); interventi su edifici scolastici (58, 84.739.002 euro); interventi su edifici culturali (22, 40.086.100 euro); impianti sportivi (15, 13.619.232 euro); interventi su altri edifici pubblici (41, 83.896.530 euro); rischio idrogeologico e protezione dell’ambiente (48, 102.640.245 euro); altri progetti (28, 58.084.551).

In provincia di Salerno i progetti monitorati sono 45 per un importo di 99.406.803, che incidono per il 14% sul totale complessivo spendibile in Campania. Nel Napoletano i progetti sono 52 in grado di attivare potenzialmente 240.797.773 euro (il 33,9%/Campania). In termini assoluti è stato localizzato in provincia di Avellino il maggior numero di progetti: 139 per un importo di 208.208.051 euro (29,3%/Campania). In provincia di Caserta i progetti sono 41 (47.438.528 euro, 6,7%/Campania); in provincia di Benevento i progetti sono 70 (108.749.632 euro, 15,3%/Campania).

Dal punto di vista percentuale è, quindi, la provincia di Avellino (40,1%) a detenere il “pacchetto” più consistente di progetti disponibili. Seguono Benevento (20,2%); Napoli (15%); Salerno (13%); Caserta (11,8%). Se si prende in considerazione, invece, il parametro degli investimenti attivabili primeggia la provincia di Napoli, seguita da quelle di Avellino, Benevento, Salerno e Caserta. 

Marco Grasso