Torre del Greco

 

di Simonetta Ieppariello

Una valanga d'acqua all'improvviso ha travolto tutti. "Non abbiamo avuto il tempo di fare nulla”, ha spiegato visibilmente scosso uno dei sopravvissuti alla strage sul Pollino, dove il Riganello è esondato travolgendo due gruppi di escursionisti. E come già accaduto per la sciagura del crollo del Ponte Morandi a Genova - costato la vita a quattro ragazzi di Torre del Greco, una ragazza di Somma Vesuviana e un uomo di Casalnuovo -, per una di quegli incomprensibili accadimenti del destino, anche questa tragedia diventa campana, con tre vittime originarie dalla stessa regione, che sono morte nell'esondazione del Riganello a Reggio Calabria. Una escursione che si è trasformata in tragedia. Un inferno d'acqua non ha lasciato scampo, travolgendoli. E dopo il lutto del ponte che è crollato, uccidento quattro ragazzi dell Città del Corallo, l a tragedia torna a scuotere cuori e anime dei torresi. Una piena che è costata la vita a 10 persone e che ha coinvolto anche un’intera famiglia torrese, originaria di Parco Cinque: padre, madre e due figli e un'altra di Qualiano. 
L’uomo e i due bambini di Torre del Greco sono stati recuperati e sono ora ricoverati all’ospedale di Cosenza. La madre, (nella foto, ndr) sarebbe stata data in un primo momento per dispersa, fino alla comunicazione del tragico decesso che segna l'estate nera della città corallina.

Dolore a Torre del Greco che piange Immacolata Marazzo, 40 anni, avvocato, moglie di Giovanni Sarnataro, anche lui avvocato. e madre di due bambini di 12 e 10 anni.

 

La tragedia di Qualiano: morti marito e moglie

Lacrime anche a Qualiano, città di cui erano originari Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo, marito e moglie, entrambi deceduti nel dramma della piena al Parco del Pollino. Il torrente ha travolto anche la coppia di Qualiano.  Con loro c’erano anche le due figlie di 10 e 12 anni, ora ricoverate in ospedale e fuori pericolo. Il sindaco Raffaele de Leonardo ha annunciato il lutto sui social network: "Sono appena stato informato che due nostri concittadini, i coniugi Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo, hanno perso la vita a seguito della drammatica esondazione. Esprimo, a nome mio e di tutta l'amministrazione qualianese, il più profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza alle loro famiglie, con cui ci siamo già messi in contatto per assicurare tutto il supporto morale e materiale di cui ci sarà bisogno. Annuncio che, al ritorno delle salme dopo gli esami autoptici, verrà indetto un giorno di lutto cittadino. 
Tutta la comunità di Qualiano, profondamente commossa, si stringe al dolore delle famiglie".


La bimba ferita trasferita al Cardarelli

Intanto è stata trasferita nella notte in eliambulanza nell'ospedale Cardarelli di Napoli, la bambina rimasta ferita ieri per l'onda di piena nelle Gole del Raganello. La decisione è stata presa in considerazione della gravità delle sue condizioni, dovuta all'ingestione di fango e sabbia.
Per lo stesso motivo è ricoverata nel reparto rianimazione dell'ospedale di Cosenza la 24enne di Trebisacce, salvata ieri dai soccorritori. Gravi sono anche quattro uomini politraumatizzati.

L'estate nera di Torre del Greco

Dopo la sciagura del crollo del Ponte Morandi a Genova - costato la vita a quattro ragazzi di Torre del Greco - ancora dolore per la città corallina: nel dramma della piena del Riganello al Parco del Pollino è coinvolta anche la famiglia torrese.

 

La famiglia torrese, i quattro erano da qualche giorno era in vacanza in Calabria: durante i drammatici momenti dell'esondazione del torrente, i quattro si trovavano proprio nella gola del Raganello per un'escursione. Giovanni e il figlio maschio Mario sono ricoverati all'ospedale di Cosenza mentre la bambina Angela si trova all'ospedale di Castrovillari.

Le due famiglie - una di Torre del Greco, l'altra di Qualiano - erano amiche e da qualche giorno erano insieme in vacanza in Calabria. Durante i drammatici momenti dell'esondazione del torrente, si trovavano proprio nella gola del Raganello per un'escursione. Immacolata Marrazzo, Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo si erano distaccati dal resto del gruppo: il loro desiderio di avventura gli è stato fatale. 

I soccorsi, le ricerche

L'Irt Protezione Civile di Torre del Greco è in stretto contatto con l'unità di crisi calabrese per ricevere informazioni. Il sindaco Giovanni Palomba ha scritto su Facebook: «La tragedia del Pollino è diventata la tragedia di Torre del Greco: siamo addolorati, siamo ancora lacerati dal dolore per le vittime di Genova. Ci siamo già in contatto con la famiglia Sarnataro-Marrazzo, cui ci stringiamo: siamo a loro disposizione per conforto, aiuto materiale e umano».

Intanto sono andate avanti per tutta la notte le attività di ricerca nella zona delle Gole del Raganello, in Calabria. Nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduta nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico portando a 10 il numero delle vittime accertate, 33 quelle tratte in salvo. Ancora tre i dispersi “ufficiali”, anche se il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi ha spiegato la difficoltà di avere “un quadro chiaro di chi manca all’appello, dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni – ha detto – sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono undici e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi (cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere”.

Lo strazio dei parenti

La palestra comunale di Civita da ieri sera sta accogliendo le salme delle vittime che sono state tutte identificate. Una folla commossa si è raccolta davanti alla struttura dove si è svolto il riconoscimento da parte dei congiunti.

La Procura della Repubblica di Castrovillari, ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla, ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio.

Alcune squadre di tecnici del Soccorso Alpino e Spelelogico della Basilicata sono intervenuti nel Parco nazionale del Pollino a supporto dei soccorritori.