Ischia

 

di Siep

Un anno fa il terremoto a Ischia che provocò la morte di due persone, 42 feriti e 2400 sfollati. Tra polemiche e incertezze sulla ricostruzione e attesa per una 'legge speciale', Ischia si prepara al suo primo anniversario. Un anno dopo, 2.033 sfollati sono assistiti con il Contributo autonomo sistemazione, 372 sono alloggiati in albergo: numeri che potrebbero diminuire se partisse la ricostruzione. Il governo istituì un fondo di 50 milioni. Fondi che, però, hanno provocato il malcontento dei sindaci perché ritenuti esigui e non spendibili senza 'regole certe'; fase questa che ora è affidata al consigliere di Stato, Carlo Schilardi che insieme al capo della Protezione civile Borrelli saranno martedì a Lacco Ameno al Consiglio comunale. Alle 20,57 appuntamento in piazza Marina a Casamicciola per la messa.

Una celebrazione eucaristica per ricordare le vittime del sisma che ha colpito l’isola d’Ischia e, in particolare, i Comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno, un anno fa. La presiederà il vescovo, mons. Pietro Lagnese, martedì 21 agosto, alle 20.57, in piazza Marina, a Casamicciola. “Il vescovo e tutta la Chiesa di Ischia affideranno all’Amore di Dio le vittime del sisma, Lina Balestrieri e Marilena Romanini, le loro famiglie e pregherà per quanti hanno perso la propria casa”, si legge in una nota. Durante la celebrazione la diocesi ringrazierà per la solidarietà e l’impegno fattivo di tante persone che “si sono prodigate per soccorrere i diversi feriti e offrire i primi aiuti a chi aveva perso la casa e per quanti hanno continuato a spendersi in favore dei nostri sfollati”. “Da questa esperienza di sofferenza – termina la nota – vogliamo ripartire per fondarci sempre più sulla roccia che mai verrà meno, il Signore Gesù”.

Il primo corpo senza vita ritrovato, un anno fa, fu quello di Carmela Balestrieri conosciuta da tutti come Lina. 59 anni, mamma di quattro figli ed altri due adottati, la 'catechista amata da tutti'. Insieme col marito Antonio era arrivata a Casamicciola a bordo dell'auto, il cornicione della chiesetta del Purgatorio le crollo' addosso uccidendola all'istante. Il centro delle operazioni di soccorso divenne la palazzina di due piani crollata a via Serrato, poco distante dalla chiesetta del Purgatorio e da Piazza Maio. Nove le persone sepolte dalle macerie, tra cui 3 fratellini, ed e' sotto queste macerie che perse la vita Marilena Romanini, 65 anni, nata a Brescia, ma residente a Monte San Giusto (Macerata) e per un periodo trasferitasi a Casamicciola, per stare lontano dall'altro terremoto, quello del Centro Italia. Una lunga notte quella a cavallo tra il 21 e il 22 agosto dello scorso anno: gli elicotteri della Marina e dell'Esercito sbarcarono da Toscana, Lazio e Puglia le unita' cinofile dell'Usar dei Vigili del Fuoco. Otto gli estratti vivi dalle macerie, gli ultimi proprio i 3 fratellini, Pasquale, Mattias e Ciro. Il piu' grande di tutti, Ciro, lievemente ferito, salvato dopo 14 ore di scavo. Un terremoto, quello del 21 agosto, di magnitudo 4.0 ad una profondita' di 5 chilometri. Una bassa profondita' del sisma che per il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni aveva appunto "amplificato i danni". "Non un terremoto di tipo tettonico come quelli che avvengono lungo l'Appennino", rilevo' Doglioni. Il 29 agosto il Governo delibero' lo 'Stato di emergenza' che lo scorso 2 agosto ha nuovamente prorogato per ulteriori 6 mesi. "Sono 25,6 i milioni di euro stanziati dal Governo per la gestione della fase di emergenza (2,5 mln dalla Regione Campania), 13,5 mln quelli finora spesi" fa sapere oggi il commissario straordinario per l'emergenza, Giuseppe Grimaldi. "Con l'ultima deliberazione di proroga da parte del Consiglio dei ministri dovrebbero essere ulteriormente stanziati 11,6 milioni", conclude Grimaldi. Un anno dopo, 2.033 sfollati sono assistiti con il Cas (Contributo autonomo sistemazione), 372 sfollati alloggiati in albergo, numeri che potrebbero diminuire se partisse la ricostruzione.