Candida

Una festa che poteva trasformarsi in un dramma. Due giovani di Candida hanno raccontato ai carabinieri di essere stati minacciati da un ragazzo armato con la lama di un rasoio. I militari hanno arrestato un 19enne di San Potito accusato di resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di arma e minacce aggravate. Le due vittime, ieri sera, erano scese in paese per la festa patronale. Hanno spiegato di aver visto una ragazza, distesa a terra, poco distante dall'indagato. Si sono avvicinati per chiedere spiegazioni.

«Lo spettacolo è finito, andate via!», il 19enne avrebbe urlato così prima di scagliarsi contro di loro. Ed estrarre la lama di un rasoio minacciandoli. I due ragazzi sono fuggiti via, diretti in caserma. I carabinieri hanno rintracciato l'indagato poche ore dopo l'accaduto. Il giovane – secondo la versione degli investigatori – si era già liberato dell'arma. 

Questa mattina il 19enne è comparso di fronte al giudice del tribunale di Avellino, Lorenzo Corona. Durante l'udienza i carabinieri hanno ricostruito le fasi salienti l'arresto. E raccontato come il ragazzo li avrebbe minacciati prima di sferrare una serie di testate contro il vetro dell'auto dei militari. 

La difesa dell'indagato, rappresentata dall'avvocato Ennio Napolillo, ha evidenziato l'impossibilità del 19enne, incensurato, di reiterare il reato. E chiesto l'attenuazione delle misura cautelare (Il sostituto procuratore, Fabio Massimo Del Mauro, aveva proposto i domiciliari).

Il giudice ha convalidato l'arresto e poi accolto la richiesta dell'avvocato: obbligo di firma per il 19enne. Il 13 settembre, poi, l'indagato comparirà in aula per rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. Mentre invece è denunciato, a piede libero, per le altre contestazioni relative alle minacce e al porto abusivo di arma.