Torre del Greco

 

di Simonetta Ieppariello

“La vita è bastarda. Bastarda coi giusti”. È un giorno triste per l'intera città di Torre del Greco, che piange la scomparsa di quattro giovani, vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova. Sono transitati nel posto sbagliato al momento sbagliato, nei minuti peggiori che hanno segnato l'appuntamento con la morte di 4 giovani amici in un viaggio di spensierata allegria. E il destino è stato crudele con loro, impietoso e tragico strappandoli alla vita nel fiore degli anni.

La comunità torrese non si dà pace per la morte di Antonio Stanzione, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Matteo Bertonati, quattro amici morti nel crollo del ponte Morandi di Genova. Il tributo di vite di Torre del Greco in questo dramma è davvero troppo alto. Ma per una di quelle tragiche fatalità di un destino che sembra segnare in maniera irrevertibile la fine di quattro giovanissimi, quei quattro amici non dovevano essere in Liguria, andare a Nizza. Erano diretti in Calabria, poi il cambiamento di rotta, itinerario e destinazione. Alle 7 e trenta di ieri una telefonata ha raggiunto il sindaco confermando che quel'auto era sotto le macerie. Le famiglie dei ragazzi sono arrivate ieri a Genova. Il sindaco Palomba oggi ha raggiunto i familiari. Svettano le bandiere a mezz'asta nella città del Corallo. "I familiari mi hanno detto che i ragazzi dovevano andare in Calabria. Poi sono tornati indietro. C'è qualcosa di incomprensibile, di sinistro in simili dinamiche. Un dramma nel dramma, siamo distrutti - commenta il sindaco ai microfoni di 696 tv -».

«Pregheremo. Cercheremo un balsamo alla ferita aperta nei nostri cuori con la preghiera - spiega don Giosuè -. La morte di un giovane fa emergere sempre questi interrogativi della vita. Antonio portava il carro dell'Immacolata. Siamo tutti addolorati».

"Una tragedia  “Non faccio che piangere per ciò che ti è accaduto, non è giusto” scrive una donna nel ricordare Antonio Stanzione, che su Facebook aveva preannunciato l'imminente viaggio in direzione Barcellona, mai raggiunta a bordo della Golf su cui viaggiavano i quattro giovani torresi.

Sono tanti i messaggi di cordoglio nei confronti di Giovanni Battiloro, un videomaker che di recente aveva seguito il ritiro del Napoli e Dimaro. “Vittima dell'ingiustizia italiana, è assurdo morire così” scrivono i suoi amici.

“Adesso hai raggiunto la tua nonnina” racconta un amico di Giovanni, rievocando il suo amore viscerale per la nonna, scomparsa a maggio. Ed è proprio l'ingiustizia il leit motiv dei commenti ad una tragedia che ha lasciato tutti nello sconforto. “Vite di persone innocenti andate via in un fulmine”, mentre la desolazione di Genova si affianca alle lacrime di disperazione di tante famiglie distrutte.