di Simonetta Ieppariello

E’ arrivata in tempi da record la replica di Matteo Salvini a Luigi de Magistris per il caso dei migranti a bordo dell’Aquarius e la proposta della fascia tricolore di farli attraccare proprio a Napoli. Il sindaco aveva invitato la nave Aquarius ad avvicinarsi al porto della città e, qualora non li avessero fatti sbarcare, sarebbe andato lui stesso a prenderli in mezzo al mare - aveva assicurato de Magistris.

“Persone che stanno rischiando di morire - aveva tuonato de Magistris - perchè c’è chi vuole mostrarsi forte con i deboli, solo per puro calcolo di opportunismo politico». Insomma la polemica, neanche a dirlo, è esplosa.

Da venerdì intanto la nave Aquarius , con a bordo 141 migranti, tra cui molte donne ed un neonato di pochi mesi, è ferma al largo di Malta. E’ in acque internazionali.

La nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere è in mare da giorni, ma Salvini non torna indietro e tuona: Aquarius vada dove vuole, non Italia. No anche da Malta, mentre offrono un approdo solo Barcellona - in contrasto con il governo spagnolo - e il sindaco di Napoli, De Magistris rimarca. Gibilterra rimuove la registrazione della nave.

Il ministro Toninelli ha sollecitato Londra ad occuparsene, considerando che la nave è vicina alle acque maltesi e battente bandiera Gibilterra. Nella serata di ieri un portavoce del Foreign Office ha fatto sapere che i lgoverno britannico è 'profondamente preoccupato' ma considera sia 'ben noto che la responsabilità di organizzare lo sbarco,nel porto sicuro più vicino, vada assunta dal Centro di coordinamento marittimo dei soccorsi competente, in accordo con i desideri del comandante della nave'. Toninelli: "Gran Bretagna si assuma le sue responsabilità" "L'Ong Aquarius e' stata coordinata dalla Guardia Costiera libica in area di loro responsabilita'. La nave e' ora in acque maltesi e batte bandiera di Gibilterra. A questo punto il Regno Unito si assuma le sue responsabilita' per la salvaguardia dei naufraghi". Lo scrive su Twitter il ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli.

Intanto a Napoli c’era stato una sorta di invito all’attracco.

De Magistris aveva parlato di cinismo istituzionale sulla pelle dei più deboli. Piccato e repentino il commento a risposta di Salvini: il sindaco di Napoli vuole ospitare (e mantenere) altri immigrati in città. Paga lui? A Napoli non ci sono cittadini in difficoltà, senza casa e senza lavoro? Chiede Salvini che chiude con sarcasmo una parte della sinistra, che penserebbe più agli immigrati che agli italiani.