Benevento

Basta luoghi comuni e attacchi al sud. E' l'incipit di un intervento social della senatrice Sabrina Ricciardi, indignata per un titolo de Il Giornale relativo a presunti “regali” al sud, contenuti in manovra, finanziati a discapito delle regioni settentrionali. “Soldi al sud, paga il nord” è il titolo incriminato, che indigna la Ricciardi. In particolare alcuni passaggi dal vago sapore subliminale vengono stigmatizzati dalla senatrice che scrive: “SOLDI AL SUD, PAGA IL NORD: la manovra guarda più al Sud che a Nord. Il decreto dignità ingessa i contratti di lavoro del NORD PRODUTTIVO". Quel che mi rattrista di questo titolo non è la notizia in sé che viene sbattuta in prima pagina. E che ovviamente non condivido. Ciò che mi fa "riflettere" è la parola "NORD PRODUTTIVO", sottolineato e rimarcato. In palese antitesi rispetto al SUD, che ancora una volta esce come una sorta di figlio di papà mantenuto e scansafatiche. E non è la prima volta che questo giornale adopera un simile linguaggio contro il Mezzogiorno. Che poi va pure a finire che, lo leggi una volta, lo leggi due volte, lo senti al TG...e alla fine davvero ti convinci che tu, meridionale, sei realmente scansafatiche e mantenuto. E per chi sa che ciò non è vero, è frustrante e mortificante”.
Una strategia con cui, secondo la Ricciardi, il Giornale vorrebbe colpire i Cinque Stelle, utilizzando il sud come arma: “La cosa brutta è che per colpire il Movimento 5 Stelle, si colpisca anche - per l'ennesima volta - la mia terra. Ed io non ci sto!

La verità è che questo Governo ha in seno molti provvedimenti per il Mezzogiorno - come previsto dal contratto di Governo - e non più solo per una parte del paese.
Che se lo mettano in testa certi signori!

Lo sviluppo di qualsiasi territorio avviene solo se lo si cura da capo a piedi, e non solo dalla pancia alla testa, come è avvenuto fin troppo spesso in passato.

Bisogna sanare, del resto, un gap infrastrutturale, produttivo ed economico denunciato dallo Svimez, dalla Banca d'Italia, dall'Istat e dalle maggiori università italiane. E non solo, dunque, dal Movimento 5 Stelle”.

Ricciardi alla fine assicura però impegno per il meridione, promettendo che il trend degli ultimi anni sarà nettamente invertito: “Noi siamo qui per una rivoluzione etica, economica, culturale e sociale. E poi dopo politica.

Le cose però stanno cambiando, il vento soffia in modo differente. Sono molto fiduciosa. È un processo che si innesca se camminiamo assieme tutti quanti, passo dopo passo, gradino dopo gradino.

E soprattutto non lasciando indietro nessuno.

Compreso il Sud”.