Campoli del Monte Taburno

Una seconda giovinezza. L'arrivo al Real Campoli ha dato nuova linfa a Roberto De Palma che sta vivendo un momento magico. E' tornato a essere il giocatore che fa la differenza. Al di là degli anni che passano, comunque, si tratta di un atleta le cui qualità non possono essere messe in dubbio. E serviva comunque ricordarlo a tutte le persone che lo hanno dato per finito. De Palma ha affidato la risposta al terreno di gioco, il giudice supremo, quello capace di poter decretare il successo o il fallimento. E la sentenza parla di quindici reti in uno spezzone di stagione contro le zero dell'esperienza nello Sporting Pietrelcina. Non male. “Sono tanti – commenta De Palma - ma avrei potuto farne anche di più”.

 

L'ESPERIENZA PASSATA – Provare a stuzzicarlo è difficile, la sua grande esperienza lo rende impermeabile a qualsiasi considerazione. Come quella di aver perso l'occasione di festeggiare il salto di categoria con lo Sporting per abbracciare una squadra che si è trovata in grande difficoltà nella prima parte della stagione.

“A Pietrelcina ho giocato solo due gare. Avevo avvisato la società che avevo questo tipo di problema, che non potevo allenarmi con una certa continuità e a dicembre ho lasciato questa squadra per approdare al Campoli. Intanto lo Sporting ha preso Pippo Greco, un grande acquisto, uno che ha segnato tanto. Comunque sono rimasto in buoni rapporti con lo Sporting. Ho trovato un gruppo fantastico, una società eccezionale e un allenatore bravo”.

 

I NUMERI – Presi così, nudi e crudi, si può dire che il cambio ha portato bene. De Palma ha preso a giocare con una certa continuità e a segnare.

“Il segreto è l'allenamento. Anche un giocatore come me, che ha calcato ben altri palcoscenici, l'allenamento è fondamentale in queste categorie. Solo questo ti permette di poter fare sempre la differenza. Fortunatamente a Campoli ci sono riuscito. Certo all'inizio non è stato facile, è servito del tempo per trovare l'amalgama dopo che la società ha rifatto la squadra. E adesso abbiamo cominciato a correre e abbiamo messo nel nostro mirino il sesto posto. Il futuro? Vivo alla giornata. Certo a Campoli mi sono trovato benissimo, mi farebbe piacere ripartire da questa ottima società che ha mantenuto ogni impegno nei nostri confronti e da un tecnico preparato. Senza dimenticare un gruppo eccezionale che è stato capace di reagire alle avversità iniziali”.

Fabio Tarallo