Benevento

Fronte comune tra dem, Forza Italia e sindaci sulla sospensione, voluta dal Governo con il Milleproroghe, per il Bando Periferie
Sospensione che porta a una conseguenza evidente per molte città e molti sindaci: l'addio a fondi che i Comuni pensavano di avere già in tasca. Per Benevento, ad esempio, la cifra è di 20 milioni. Nel mirino l'emendamento 13.2 al Milleproroghe, che di fatto blocca, congela (per qualcuno sottrae) 2 miliardi di euro al Piano Periferie. Per i vertici di via XX Settembre in questo modo invece i soldi vengono ripartiti diversamente, su più comuni. Sarà, ma i sindaci che quei soldi contavano di averli già in cassa di fatto si sono scagliati contro il provvedimento, in maniera bipartisan.


Ha tuonato Mastella, ad esempio, dichiarandosi pronto a invitare i sindaci alla disobbedienza: “È una autentica indecenza costituzionale la sospensione del Bando delle Periferie. Si tratta di 2 miliardi, 20 milioni a Benevento, differiti a tre anni a partire da oggi. Avevamo firmato con Gentiloni un’intesa che dava soldi per le realtà degradate delle nostre città, invece questo Governo introduce una norma ignobile e mette in discussione un elementare principio di diritto. Abbiamo avviato le procedure, sono pronti i progetti e Di Maio e Salvini ci dicono di interrompere l'iter. Non se ne parla. E se la Camera dei Deputati non fa marcia indietro inviterò i 100 sindaci italiani, tutti fregati con le popolazioni che rappresentano, a chiedere l'intervento del Capo dello Stato. Se una persona viene meno alla parola data è un farabutto ma uno Stato, che viene meno all'impegno preso, non può essere un farabutto. Mi auguro nemmeno il Governo. Io credo che tutto questo serva a debilitare noi amministratori, a metterci in difficoltà con la nostra gente e poi tra tre anni arrivano i loro accreditandosi come i rivoluzionari del fare. Noi non ci stiamo ed inviteremo la nostra gente ad una rivolta democratica. Questo non è il diritto, è il rovescio, sgraziato, sghembo, ignobile”.


Prima di lui erano intervenuti palesando indignazione la senatrice Sandra Lonardo: “Con un emendamento al Decreto Milleproroghe, il nuovo Governo sottrae alla nostra città ben 30 milioni di euro per interventi sulle periferie degradate.

Non esiste più tutela dei diritti: nella fretta di fare provvedimenti, si procede in maniera univoca per distruggere, con limitazioni dei tempi anche nelle Commissioni. E intanto il Comune di Benevento, già in dissesto finanziario, perde anche l’elevata somma stanziata per il Bando Periferie. Grazie Governo giallo-verde, grazie Governo del Cambiamento, Grazie Deputazione del Movimento 5 stelle: la vostra città vi sarà grata”.


E anche l'ex sottosegretario e deputato Dem Umberto Del Basso De Caro: “Il nuovo Governo giallo-verde ha sottratto alle Città Capoluogo e alle Città Metropolitane 2 miliardi di euro attribuiti dai Governi Renzi e Gentiloni per interventi sulle periferie degradate. Questa somma rilevantissima, facente parte del Bando Periferie, è stata sottratta con un colpo di mano del Governo (Decreto Milleproroghe) per finanziare, in modo molto generico ed indistinto, Comuni virtuosi. E’ inutile aggiungere che le somme date ai Comuni dai Governi Renzi e Gentiloni furono una integrazione dell’iniziale stanziamento di 500milioni di euro previsti dalla Legge di Stabilità 2016.

Le convenzioni relative al Piano Periferie, tra cui quella del Comune di Benevento, furono stipulate con la Presidenza del Consiglio il 6 marzo 2017 (le prime 24) e nel novembre e dicembre 2017 (le altre 96 tra cui Benevento) ed oggi in un sol colpo vengono sottratte.

Altro che Governo del cambiamento: il Sud straordinariamente generoso con il Movimento 5 Stelle non ha trovato in questo Partito e nella sua numerosissima deputazione parlamentare alcun sostenitore e in Parlamento nessuna voce si è elevata tra i banchi dei parlamentari 5 Stelle.

Se il buongiorno si vede dal mattino c’è da stare poco allegri sulle sorti del Mezzogiorno”.

Nel gioco delle parti l'evidenza in ogni caso è che risorse importanti, 20 milioni, sono passati solo idealmente per le casse del comune di Benevento e di altri comuni sanniti (Montesarchio con 2 milioni ad esempio, che è nella prima annualità però), nell'attesa che, come dicono del Governo, quei soldi vengano effettivamente riutilizzati per il Sannio e per il sud. Nella logica dell'uovo oggi e della gallina domani ha prevalso la seconda, e di fatto risorse importanti per Benevento e per il Sannio in un periodo in cui ogni centesimo è sacro per gli enti locali sembrano sfumate.


E se sono sfumate è accaduto anche col voto di chi con ampio consenso è stato mandato in Senato per difenderle quelle risorse, magari discutendo nel merito di progetti come il Piano Periferie (per Benevento i margini di discussione erano ampissimi ad esempio), ma senza prescindere dalle risorse, che andavano difese coi denti. Così, allo stato, pare che non sia andata, e l'emendamento della discordia, il 13.2, è passato con tutto ciò che non consegue, magari anche inconsapevolmente, in quell'attimo di distrazione in cui si sta contattando un Ministro per difendere una città da una proiezione video.