"Ho chiuso il mio interesse per il calcio. Sono schifato": queste le parole del presidente dell'Avellino, Walter Taccone, raggiunto - in esclusiva - da Marco Festa per un'intervento nella diretta speciale al canale 696 TV OttoChannel. E' la reazione a caldo del massimo dirigente irpino dopo l'esito negativo del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per la riammissione al campionato di Serie B. L'Avellino è stata esclusa dal torneo cadetto anche dall'ultimo grado di giustizia sportiva. Il club biancoverde è chiamato a valutare il ricorso alla giustizia ordinaria, al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
"Bisogna agire velocemente. Inviterò la società a nominare immediatamente un avvocato amministrativista per i successivi passaggi": queste le parole dell'avvocato Eduardo Chiacchio dopo aver ricevuto la notifica della sentenza del Coni. "Ci sono aperture in questa sentenza. Per il momento, intanto, il ricorso è respinto. Non ho letto con compiutezza: non sarebbe stato impugnato il comunicato ufficiale di maggio, quello dell'iscrizione al campionato, della richiesta della licenza nazionale. Non si poteva impugnare a luglio o ad agosto, però ci sono dei concetti diversi, tipo quando nasce l'interesse ad agire. In quel momento si può impugnare perché in quel momento nasce l'interesse. Però andrei troppo sul tecnico e non mi sento di esprimermi e, nelle prossime ore, verrà nominato un avvocato amministrativista. La prossima sede possibile? Al Tar. Non è da sottovalutare un passaggio della sentenza, quando il Collegio ritiene che, in determinati punti,la ricorrente, ovvero l'Avellino, poteva avere espresso bene le sue ragioni e potevano anche essere accolte. Le carenze motivano il rigetto del ricorso. Oggi termina la fase sportiva, si apre un'altra fase, quella ordinaria".
I dettagli del parere negativo del Coni sul ricorso dell'Avellino
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Redazione Sport