Evitare errori grossolani
Eccovi arrivate alla vostra prima lezione di danza. L’emozione è tale che non sapete nemmeno come allacciare le vostre scarpe.
Se visto da fuori potrebbe sembrare un compito piuttosto semplice (alla fin fine si tratta “solo” di due lunghi nastri di raso o di cotone, no?), per riuscire ad eseguire un lavoro di qualità servirà qualche accortezza.
In questo modo si eviterà di presentarsi davanti all’insegnante con errori grossolani, come quello di fare un bel fiocco evidente all’altezza del polpaccio o della caviglia, davanti o dietro: la scelta solitamente è riservata al gusto delle madri e delle nonne che preparano le piccole all’ora di lezione. Le maestre di danza in anni di carriera si sono abituate a vedere un po’ di tutto, ma se si può evitare di provocare loro ulteriori shock, tanto meglio.
Scarpe con elastici
Esistono (e sono anche molto utilizzate) le scarpe da danza con degli elastici, che consentono di evitare la corvée e la perdita di tempo di legare i nastri: basta un gesto e la scarpa è infilata; un altro gesto e il piede è nuovamente nudo.
Questa soluzione è estremamente utile per le lezioni e gli allenamenti: accelera la vestizione e riduce lo stress da dubbio su come legare il nastro.
Ma, come si dice, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine e, al saggio di fine anno, sarà imperativo indossare le scarpe da danza con nastro e, per l’occasione, quest’ultimo dovrà essere necessariamente fermato nella maniera corretta.
Nastri di raso e nastri di cotone
Basta dare un rapido sguardo alle foto di ballerine per farsi almeno una vaga idea di come si allaccino le scarpe da danza: i lacci vanno incrociati sul piede. Ok, ma cosa fare della lunghezza in eccesso dei nastri?
Innanzitutto, va ricordato come i nastri possano essere sia di raso, sia di cotone. Spesso anche su scarpe di raso, l’insegnante della scuola “pretende” che bambine e ragazze portino nastri di spighetta in cotone. Questi ultimi, infatti, sono meno visibili sui collant delle danzatrici e consentono quindi di evitare l’effetto di “taglio” della lunghezza della gamba.
Tre incroci, un nodo e qualche consiglio
Non c’è alcuna differenza tra punte e mezze punte. Entrambe le tipologie si annodano alla stessa maniera, anche se, ovviamente, è necessario che, alla base, i nastri siano cuciti nel punto corretto. Appurato questo, si prenderanno i nastri, uno per mano, per passarli una prima volta sul davanti, poi sulla caviglia, all’altezza del tendine d’Achille e, infine, nuovamente sul davanti. Ad ogni passaggio, i nastri si incroceranno e si sovrapporranno tra loro.
A questo punto, i nastri delle scarpe da danza andranno fatti passare nuovamente sul retro e annodati proprio in corrispondenza dell’incrocio precedente. Ed è proprio qui, che vengono commessi gli errori principali, in particolare su come viene fatto il nodo. Quest’ultimo non dovrà essere un fiocco o una gala con i lembi penduli: oltre che antiestetico, tutto ciò costituirebbe un fattore di rischio, in quanto la ballerina potrebbe inciamparvi.
Quindi, andrà fatto un nodo e i lembi andranno fissati al di sotto del nastro che si trova attorno alla caviglia, ma in maniera ferma, per evitare che i continui movimenti della danza li facciano uscire. La parte di nastro in eccesso andrà poi tagliata, in quanto inutile e pericolosa.
Bisognerà, poi, tenere conto che i nastri di raso sono più scivolosi di quelli in cotone: i primi, quindi, andranno stretti di più rispetto ai secondi, per evitare che i nodi si sciolgano durante la lezione o, peggio ancora, durante il saggio.
Ultimo, ma non per questo meno importante: evitare di annodare i nastri appoggiando solo la punta del piede a terra, in quanto in questa posizione il diametro dei muscoli del collo del piede cambia. L’operazione di annodamento va quindi eseguita con tutta la pianta del piede che appoggia a terra.