Molinara

“E' una giornata importante per due comunità perchè dopo oltre due anni viene riaperto un ponte fondamentale per collegare San Giorgio la Molare con Molinara”. Così il sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo, questa mattina durante l'inaugurazione del nuovo Ponte Orsara – Cupe sul torrente Tammarecchia, devastato dall'alluvione del 2015.

“È una giornata importante per il messaggio che le istituzioni tutte danno ai cittadini” ha spiegato ancora il primo cittadino di Molinara che ha concluso: “Siamo soddisfatti soprattuto per il lavoro svolto. È qualcosa davvero importante sia tecnico che ambientale”.

“Siamo fiduciosi circa la conclusione positiva della istruttoria da parte della Regione Campania sui progetti e sui protocolli di intesa con i Sindaci per la Viabilità provinciale che abbiamo presentato nei giorni scorsi e che sono il frutto di un lavoro di mesi”. 

Ha invece dichiarato il presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci nel corso della cerimonia inaugurale, sulla strada comunale Molinara - San Giorgio la Molara.

La ricostruzione del ponte, finanziata dalla Protezione Civile e curata dall'amministrazione comunale, presieduta da Giuseppe Addabbo, era molto attesa dalla comunità locale e da tutto il comprensorio, in quanto costituisce l'unico collegamento nella zona

All'inaugurazione erano presenti, oltre al sindaco Addabbo, anche quelli di San Giorgio la Molara, Baselice, Reino, Pesco Sannita,  Campolattaro, il vice Sindaco di Foiano Valfortone ed il consigliere provinciale Giuseppe Ruggiero oltre che il comandante provinciale dei carabinieri, Alessandro Puel.

Il presidente Ricci, durante il suo intervento, dopo essersi complimentato con il sindaco di Molinara per la realizzazione dell’Opera, con i tecnici e progettisti, ha auspicato che il Piano del valore complessivo di oltre 80 milioni di Euro predisposto dalla Provincia a favore della viabilità nelle aree interne venga approvato integralmente dalla Regione. “Io penso che Napoli debba avere un occhio di particolare riguardo per le aree interne. Queste sono afflitte da problemi particolari per i quali vanno pensati interventi particolarmente efficaci. Noi non abbiamo abbandonato un solo metro di territorio provinciale: tutti i comprensori sono stati interessati da una nostra progettazione. In particolare auspichiamo che il Fortore veda finalmente riconosciuta nella sua interezza la complessità dei problemi che lo travagliano per quanto riguarda la mobilità”.