Sarno

Un pakistano 38enne, accusato di terrorismo è stato espulso dal territorio italiano. La sezione Antiterrorismo della Digos di Salerno ha dato esecuzione al provvedimento dello straniero, residente nel comune di Sarno e dotato di regolare permesso di soggiorno.

Il sospetto è che il 39enne fosse inserito in un network di persone vicine alle posizioni radicali della religione musulmana di osservanza sciita. Non solo, ma sarebbe coinvolto anche nelle attività preparatorie di azioni violente e implicato in operazioni di spionaggio per conto delle milizie iraniane. L’indagato, che aveva fatto inizialmente perdere le proprie tracce, è stato intercettato all’aeroporto di Napoli dopo essere sceso da un velivolo proveniente dalla Turchia.

Le indagini sono state coordinate dalla direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della procura di Salerno ed hanno permesso di individuare sia l’abitazione presa in fitto a Sarno che alcune persone con le quali era risultato essere stato in contatto in città.

Non appena sbarcato dall’aeromobile proveniente dalla Turchia al pakistano, bloccato in area sterile dell’aeroporto di Napoli, sono stati notificati il provvedimento del Ministro dell’Interno ed il decreto di revoca del permesso di soggiorno emesso dal Questore della Provincia di Salerno lo scorso ottobre e, allo stesso tempo, si è provveduto a ritirargli i documenti italiani in suo possesso (carta di identità rilasciata dal comune di Sarno e permesso di soggiorno revocato). Allo straniero è stato notificato un respingimento alla frontiera e, contestualmente, è stato riaccompagnato a bordo del medesimo aeromobile con il quale era giunto in Italia, ripartito poi alla volta di Istanbul. Il pakistano era considerato una minaccia per la sicurezza dello Stato poiché ritenuto capace di agevolare, in vario modo, organizzazioni o attività terroristiche, anche internazionali.

Redazione Salerno