di Andrea Fantucchio
Una signora morta in circostanze sospette, prima di arrivare in ospedale era ospitata in una casa di riposo del comune irpino di Montefalcione. Sull'episodio indaga il sostituto procuratore di Avellino, Luigi Iglio. Oggi la nipote dell'84enne Filomena D'Argenio ha deciso di far sentire la sua voce. E chiede agli inquirenti di far luce sulla verità.
L'appello della nipote
L'intervistata, Carmelina Mascolo, racconta: «Dalla struttura ci dicevano che mia zia stava bene. “Ha solo un po' di febbre”, ci avevano rassicurato. Poi mia madre è andata a trovarla e ha visto che respirava a fatica. E' stata trasferita in ospedale disidratata e mal nutrita».
Lì i medici dell'ospedale Moscati hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita all'84enne. Purtroppo, nonostante i loro sforzi, l'anziana è deceduta. La sua morte sarebbe riconducibile proprio a un grave stadio di denutrizione e disidratazione. La signora era ospitata in una casa di riposo che offre assistenza infermieristica e assistenza di base. I familiari avevano sporto denuncia ipotizzando i reati di maltrattamento, abbandono di persona incapace e omicidio colposo.
L'indagine della Procura e le richieste della famiglia
Per l'accaduto c'è un indagato legato alla struttura di Montefalcione. La cartella clinica della vittima, come da prassi in casi simili, è stata sequestrata. I familiari della signora D'Argenio, a cinquanta giorni dall'accaduto, chiedono ora che l'indagine non si areni. Anche perché i magistrati non hanno ancora autorizzato l'estumulazione (esumazione) della salma e la perizia autoptica. Così come richiesto dalla difesa dei parenti della Del Gaizo, rappresentati dalla penalista Rosaria Vietri.
In una nota della famiglia si legge «vogliamo che venga accertato se presso la struttura di Montefalcione siano state assicurate alla signora le cure di cui aveva bisogno, se sia stata compresa la gravità della situazione e in caso contrario per quale negligenza e responsabilità». I parenti della Del Gaizo sono infatti convinti che la morte dell'84enne potesse essere evitata.