Caserta

 "Lo ribadiamo da anni ma purtroppo non troviamo riscontri: e' necessario affrontare con decisione il problema della mancata depurazione soprattutto per una regione, come la Campania, che nella risorsa turistico ricreativa connessa al mare fonda importanti opportunita' produttive e lavorative".

È l'allarme lanciato da Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania, nel corso della presentazione di Goletta Verde sulle coste della Campania. La fotografia scattata dalla storica campagna in difesa dell'ambiente e del mare parla di 20 siti con cariche batteriche elevate su 31 punti monitorati nella regione. In particolare, il monitoraggio di Goletta Verde, eseguito dalla squadra di tecnici di Legambiente tra 25 e il 29 giugno, ha monitorato 4 punti in provincia di Caserta, 3 dei quali giudicati fortemente inquinati; 14 in provincia di Napoli, 6 con cariche batteriche oltre i limiti; mentre 11 punti 'fortemente inquinati' su 13 controllati sono in provincia di Salerno. Legambiente segnala di aver presentato "esposti lo scorso anno, senza pero' ricevere risposta, per le criticita' riscontrate a Pozzuoli (Lido di Licola); alla foce del fiume Sarno e alla foce dell'Irno a Salerno". A queste denunce, quest'anno si affiancheranno "gli esposti per la foce dell'Alveo Volla a San Giovanni a Teduccio; la foce fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano Faiano; la foce del Tusciano a Battipaglia; del Rio Arena tra Castellabate e Montecorice e del fiume Bussento a Policastro Bussentino". "Ogni anno, purtroppo - continua Ferro di Legambiente - il viaggio di Goletta Verde in Campania racconta della bellezza e dell'inferno e delle grandi contraddizioni di questa regione. Noi, nonostante questo, continuiamo a credere e lottare per quella Campania virtuosa, quella che sta puntando su innovazione, bellezza e sostenibilita'. Una cosa e' certa, pero', non c'e' piu' tempo da perdere".