Avellino

Affida ai social il suo messaggio d'addio alla città. Paolo Foti lascia, dopo cinque anni da sindaco di Avellino. Cinque anni difficili non solo dal punto di vista politico per via di veleni e spaccature che hanno caratterizzato la maggioranza targata Pd, ma anche per il controverso rapporto con la città che s'è andato perdendo nel corso degli anni.

Il messaggio alla città.  “Ho servito la mia città con lealtà,onestà e dignità per cinque anni”, scrive Foti, che lascia la politica ufficialmente e torna alla sua vita privata. E aggiunge: “È stato un grande privilegio" guidare la città di Avellino. "Oggi - spiega ancora il sindaco uscente - ricomincia la mia vita e ritorno ai miei affetti ,ai miei interessi con la consapevolezza di avere fatto sempre il mio dovere tra moltissime difficoltà e qualche amarezza”. Fin qui il telegrafico saluto del primo cittadino agli avellinesi.

Il bilancio di Foti.  Il tempo sarà giusto giudice rispetto a una esperienza amministrativa i cui risultati raggiunti non sono stati a volte nemmeno comunicati efficacemente ai cittadini. Restano delle incompiute, che Piazza del Popolo per la verità si trascina da anni. E c'è anche da chiarire se l'esperienza Foti abbia influito anche sulla sconfitta di Nello Pizza.  

L'incontro con Ciampi. In mattinata c'era stato il saluto con il vincitore delle amministrative, il pentastellato Vincenzo Ciampi, che dopo venti giorni dal ballottaggio aspetta ancora di essere proclamato ufficialmente nuovo sindaco di Avellino. Tuttavia, l'esponente del Movimento Cinque Stelle si è recato in Comune per salutare il sindaco Paolo Foti: un passaggio di testimone informale, alla presenza anche del vicesindaco Maria Elena Iaverone. Resta il rebus sul futuro: Ciampi deve risolvere la grana bilancio in aula, primo vero scoglio della sua amministrazione, e verificare anche la formazione del nuovo esecutivo su cui resta il mistero.

pi. mel.