Evviva – Wine Festival With a Difference!’. E la differenza è rappresentata dai vini di Castelvenere, che sabato 7 luglio saranno protagonisti assoluti di un atteso evento in programma a Xewkija, nell’isola di Gozo, perla dell’arcipelago maltese. L’appuntamento è fissato nella cornice del Blankas Garden, area verde dominata dagli olivi che sorge proprio alle porte della cittadina di Xewkija, il centro più antico dell’isola gozitana.
In passerella sfileranno le etichette prodotte dalle aziende che hanno risposto all’appello lanciato dall’amministrazione comunale castelvenerese, tutte aderenti all’Associazione Imbottigliatori Castelvenere. L’iniziativa si concretizza nell’ambito del gemellaggio che dal 2002 lega il “Comune più vitato del Sud” con la cittadina maltese. Un vincolo a cui l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Scetta (che siglò allora il gemellaggio) ha inteso dare nuova linfa, dopo alcuni anni di assenza di azioni congiunte. La rassegna in programma sabato prossimo, dedicata esclusivamente ai vini delle cantine di Castelvenere, che saranno degustati in abbinamento con piatti tipici della cucina gozitana, nasce a seguito della ripresa dei contatti tra le due compagini amministrative, avvenuta lo scorso maggio in occasione della festa religiosa ‘La Pasqua con San Barbato’. In quell’occasione i rappresentanti dell’amministrazione civica di Xewkija, guidata dal sindaco Paul Azzopardi, hanno fatto visita a Castelvenere, riallacciando così le maglie del gemellaggio, grazie anche all’impulso innescato in terra maltese da Mario Camilleri, il primo cittadino che sedici anni fa suggellò con Scetta il ‘Giuramento della fraternità europea’. Su questa scia si è già registrata una prima visita ufficiale degli amministratori castelveneresi a Malta, in occasione della ricorrenza di San Giovanni Battista, patrono di Xewkija.
Ora giunge questo interessante appuntamento che nasce dalla collaborazione tra i due Comuni, con il fondamentale supporto delle cantine aderenti alla citata associazione e il sostegno di ‘Gozo Tourism Association’ e del Ministero per Gozo del governo maltese.
La volontà è quella di tornare a stabilire un percorso comune, fattivo e collaborativo, che tenga conto delle mutate situazioni. Infatti, se oltre tre lustri fa il collante era assicurato quasi esclusivamente dalla forte propensione manifestata dalle realtà che facevano parte di Stati impegnati nel percorso di adesione all’Unione Europea (Malta è entrata a farne parte il 1° maggio 2004), oggi lo scenario è completamente mutato. Ed è mutato soprattutto nell’arcipelago che sorge nel cuore del Mediterraneo, ampiamente cresciuto dal punto di vista economico, grazie anche al forte boom turistico che ha fatto di Malta una delle mete più ambite, con un flusso di arrivi che sfiora i due milioni di turisti. Si tratta, dunque, di una piazza interessante per la promozione (e per un possibile sbocco commerciale) di alcuni prodotti, tra cui spicca ovviamente il vino. Lo dimostra bene anche il progetto ‘Meridiana’, avamposto enologico creato a Malta dalla famiglia Antinori, che in un ambiente non particolarmente semplice è arrivato a produrre circa 150.000 bottiglie, tutte vendute nell’isola (solo il 3% delle bottiglie lascia l’arcipelago maltese).
«Il nostro vino – dichiara il sindaco castelvenerese Mario Scetta – potrebbe costituire linfa vitale per rinnovare questo sentito rapporto di gemellaggio.
Il vincolo di amicizia e cooperazione con Xewkija troverebbe sicuramente maggiore interesse se il rapporto riuscirà a costruire anche valide collaborazioni commerciali tra i protagonisti del tessuto economico delle nostre comunità. Si verrebbe così a completare questo legame di gemellaggio che, come sancisce la carta europea, rappresenta la stipula ufficiale di un'unione fra due o più comunità, allo scopo di cooperare e collaborare in diversi settori: politico, sociale, educativo, culturale, ma anche economico e commerciale.
Il tutto mirato a stimolare ulteriormente questa rete di amicizia, al fine di creare le condizioni migliori per una cooperazione fattiva e duratura nei diversi settori, favorendo parallelamente un’autentica conoscenza reciproca fra i cittadini di Castelvenere e di Xewkija.
In questo caso potremmo affermare con convinzione che avevamo visto giusto in quel lontano 2002, vedendo pienamente concretizzarsi, tramite una più stretta collaborazione tra le autorità e i cittadini, una partecipazione civica attiva, favorendo lo scambio di esperienze su tematiche di rilevanza europea – aspetto particolarmente importante nel contesto attuale – e offrendo un'occasione unica di conoscenza della vita quotidiana, delle tradizioni e della cultura di cittadini che abitano in contesti diversi».
Redazione Bn