Due persone erano state arrestate poco meno di due mesi, altre tre hanno subito la stessa sorte questa mattina. Quando i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Monza su richiesta della Procura, a carico di Pietro Parrella, 55 anni, Giuseppe Parrella, 50 anni, e Francesco Parrella, 53 anni, di Montesarchio.
Il provvedimento restrittivo è stato adottato nel prosieguo di un'indagine su alcuni furti in Lombardia di materiale plastico, e non solo, che era già rimbalzata all'onore delle cronache lo scorso 11 maggio, quando erano stati fermati, al pari di altri, Giovanni Parrella, 58 anni, e Daniele Porcaro, 25 anni, anche loro della cittadina caudina.
Nel mirino degli inquirenti, come si ricorderà, una presunta associazione per delinquere guidata da un 67enne di Albiate. Un gruppo che tra ottobre 2017 e gennaio 2018 avrebbe 'bersagliato' quattro imprese delle province di Monza, Lecco e Brescia, dalle quali sarebbero stati trafugati, complessivamente, oltre 110 bancali di polipropilene, per un valore di centinaia di migliaia di euro. Un bottino che sarebbe potuto diventare ancora più consistente se in un caso l'intervento di un addetto non avesse avuto come conseguenza la necessità di abbandonarne altri. Colpi preceduti dalla 'scomparsa' di muletti ed autoarticolati di altre imprese, adoperati per caricare e trasferire la refurtiva, poi stoccata in un capannone a Canonica d'Adda, in provincia di Bergamo, in attesa di essere venduta. Raid messi a segno con un modus operandi praticamente identico, con l'abbattimento di cancelli e muri perimetrali delle aziende da 'visitare'.
Ora gli sviluppi dell'inchiesta sfociati nella misura nei confronti dei tre sanniti, che, prelevati dalle loro abitazioni, sono stati successivamente trasferiti presso la casa circondariale di contrada Capodimonte, dove, come è capitato a maggio, saranno probabilmente interrogati, per rogatoria, dal Gip del Tribunale di Benevento. I tre indagati sono difesi dall'avvocato Pierluigi Pugliese.
L'attuale ordinanza (otto in carcere e tre ai domiciliari) ha riguardato anche altre 9 persone: tra loro gli stessi Giovanni Parrella, 58 anni, e Daniele Porcaro, 25 anni, assistiti dall'avvocato Elena Cosina, ed un 62enne, anch'egli originario di Montesarchio, residente però in Lombardia come gli altri sei. Attenzione puntata su furti di trattori stradali e di targhe di autoarticolati, nonché di gasolio, merci e mezzi operativi, polimeri, attrezzature da lavoro, materiali da imballaggio, escavatori, muletti e transpallet custoditi nelle aziende già vittime della sottrazione degli automezzi.
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