Omicidio Vassallo, arriva una svolta nelle indagini sul caso. Spunta un nuovo teste per il delitto del sindaco di Pollica, trucidato a colpi di pistola il 5 settembre del 2010, mentre tornava a casa, proprio a pochi metri dalla sua abitazione.
Concorso in omicidio aggravato dal metodo mafioso, questa l'accusa che viene contestata al carabiniere in congedo Lazzaro Cioffi. Il brigadiere della compagnia di Castello di Cisterna si trova da due mesi agli arresti perchè avrebbe favorito i narcos del Parco Verde. Il militare ha ricevuto un invito a comparire da parte del pm di Salerno Leonardo Colamonici.
La procura salernitana avrebbe ottenuto delle informazioni top secret sulla vicenda, un testimone avrebbe chiesto di parlare con i magistrati e avrebbe fatto il nome di Cioffi che già in passato era stato legato alla morte del sindaco pescatore nel 2012, ma le indagini vicine ai traffici di stupefacenti nel territorio cilentano non portarono risultati. Il carabiniere all'epoca avrebbe detto di non trovarsi ad Acciaroli il giorno del delitto. Non si trovarono riscontri sulla sua presenza sul posto. Ora le dichiarazioni di un pentito tornano ad alimentare questa pista.
Cioffi agli inquirenti salernitani avrebbe poi rilasciato delle dichiarazioni spontanee: “Sono innocente, non c'entro con questa storia”. La vicenda fa risuonare ancora più sinistre le dichiarazioni che poco prima di morire il sindaco Vassallo fece ad un amico: “Ho appreso qualcosa che avrei preferito non sapere”, mentre l'ipotesi che fosse venuto a conoscenza di fatti importanti inerenti allo spaccio di droga si fa sempre più concreta.
S.B.