Avellino

di Pierluigi Melillo

Il dopo voto in Campania rischia di avere conseguenze devastanti per il partito democratico. I primi segnali si sono visti nel corso della direzione regionale del partito.

Fronda anti De Luca. C'è ormai una fronda anti de Luca che si va formando. E lo fa capire chiaramente l'ex sottosegretario Gennaro Migliore quando dice: “Massimo sostegno per De Luca, ma la sua ricandidatura non è scontata. Tra due anni la scelta del Pd per la guida della Regione deve avvenire democraticamente”. Ad affondare la ricandidatura di De Luca anche Marco Sarracino, componente della direzione nazionale Pd, che annuncia: “Subito una conferenza per decidere cosa fare in Regione nel 2020”.

L'appello di De Vincenti. Riflette sul futuro del Pd anche l'ex Ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, che da Avellino dove il centrosinistra ha perso il comune dove governava da una vita, ha lanciato un monito a non dividersi. “Bisogna fare un fronte comune contro il governo sovranista e populista”. Ma il clima è da tutti contro tutti nel Pd campano. E non smorza lo scontro l'appello della segretaria regionale del partito Assunta Tartaglione che avverte: “Qui è in gioco la nostra sopravvivenza”.

Il caso Avellino. E nella sua relazione la Tartaglione fa riferimento anche alla clamorosa sconfitta di Avellino. E mette sotto accusa i consiglieri eletti e figure di riferimento del partito sul territorio “per i lloro disimpegno”. “Ad Avellino – spiega la segretaria regionale - il nostro candidato aveva sfiorato la vittoria al primo turno e con quei voti si sono eletti 18 consiglieri. Il capoluogo irpino non è un episodio isolato ma è l'emblema di un impegno part time, finalizzato all'elezione di un consigliere amico o di persone vicine, disinteressandosi dell'obiettivo più grande, l'elezione del sindaco e l'avvio di una nuova stagione politica. È lo stesso disimpegno e la stessa sfiducia – osserva la Tartaglione - che negli ultimi tempi abbiamo registrato nella vita del partito, dove diventa sempre più difficile promuovere iniziative sul territorio e l'organizzazione è lasciata nelle mani di pochissimi”.