Caposele

"Vieni a vedere il capannone day" è la manifestazione promossa dal comitato unitario "pro Saure" per domenica 10 maggio alle 17.30 proprio a ridosso del cantiere aperto dalla struttura commissariale di Governo per la Pavoncelli bis. Il braccio di ferro fra i cittadini e i vertici della struttura non è riuscito in queste settimane a trovare momenti di distensione, nè a convergere in un compromesso. 

"Il capannone non s’adda fare!" scrive il comitato in una nota congiunta. "Domenica prossima, 10 maggio, a Caposele, sarà il giorno del No al Capannone, ma non solo. Il grosso mostro costruito a copertura del pozzo A, nel punto di collegamento tra la galleria Rosalba e la galleria Rosalba Bis, nella splendida cornice verde di località Saure, è il danno ambientale più “visibile” procurato dai lavori per la costruzione della Pavoncelli Bis, ma sotto nasconde non solo un pozzo, ma tonnellate di vertenze e soprusi". 

Il comitato “No Capannone” ha anche già proposto un’alternativa a impatto zero, con progetto già realizzato, che prevede paratie mobili direttamente poggiate sul pozzo, rimovibili all’evenienza con una gru, che eliminerebbe dunque completamente l’impatto ambientale della grossa e inutile copertura presente adesso. Ovviamente, gli addetti ai lavori non hanno finora voluto sentire ragione.

"Ma dicevamo, il capannone nasconde ancora ben altro. Basti pensare che, ad oggi, i lavori della realizzazione della Pavoncelli Bis sono fermi al 13% circa, vale a poco più di 1 km realizzato dei 10 totali previsti. La consegna dei lavori è prevista per giugno 2016. Con un trend del genere, quale prospettiva di ultimazione avranno?" incalza. 

"Dall’inizio dei lavori della Pavoncelli Bis sono stati molteplici le sofferenze sopportate dai cittadini di Caposele: le strane colorazioni del fiume Sele, le trote morte, gli eventi successivi ancora di dubbia natura e pericoli di inquinamento corsi ogni giorno, di cui mai nessuno rende conto e per le quali nessuno, a partire dal sindaco di Caposele, Pasquale Farina, pare mai preoccuparsi. Soprattutto, la stessa amministrazione Farina, ha provveduto a dare parere favorevole per la realizzazione del pozzo, senza mai imporre alcuna prescrizione, né rispettare il Puc, che individua l’aera come «verde di tutela ambientale», vale a dire non edificabile per nessuna ragione".

 

Elisa Forte