Napoli

di Pierluigi Melillo

Dal San Carlo alle Universiadi, si consuma un nuovo scontro tra De Luca e De Magistris. Ed è una lite senza precedenti, con un feroce scambio di accuse tra i rappresentanti delle due massime istituzioni campane che non riescono ad andare mai d'accordo. Anzi, la presentazione della prossima stagione del San Carlo che doveva essere una festa diventa l'occasione per affilare le armi.

L'attacco di De Luca. Parte in quarta il governatore regionale che ironizza sull'irrilevante contributo del comune, “soldi che bastano per una sagra”, dice De Luca, che chiarisce: "I numeri parlano, nei tre anni passati la Regione Campania ha investito 12 milioni e il Comune 700.000 mila euro, risorse che bastano per una sagra non per il San Carlo”. Fin qui l'affondo di De Luca che preoccupa non poco la sovrintendente Rosanna Purchia. Lei in fondo continua a sperare nella sinergia tra gli enti locali, Regione e Comune in testa. Ma il clima è quello che è.

La replica del sindaco. Ma ormai le bordate di De Luca hanno acceso la polemica. Il sindaco de Magistris vorrebbe replicare con eleganza e inizialmente ci riesce pure ma poi non può fare a meno di lasciarsi andare a un attacco rabbioso: "È davvero molto squallido da parte di un uomo delle istituzioni, e in un luogo così alto come il San Carlo, scadere pubblicamente in un livello così basso e dicendo delle falsità. De Luca ormai fa comizi e campagne elettorali perenni"

Ma non finisce qui. Anche le Universiadi diventano terreno per continuare il duello rusticano. A De Luca proprio non va giù la decisione delle autorità sportive di piazzare il villaggio degli atleti nella mostra d'oltremare. “Così – accusa il governatore – le Universiadi rischiano di trasformarsi in un disastro per un bene culturale di Napoli, è come mettere i prefabbricati sul prato di Capodimonte”. E parla di “scelte barbare”. Per De Magistris le staffilate del governatore sono fuori luogo. E ricorda che la decisione sul villaggio nella Mostra è della Fisu: "De Luca non accetta le regole. Non ho deciso io, ma la Fisu e tutta la cabina di regia di cui fa parte anche la Regione. Ricordo a De Luca che si scopre tutore dei beni monumentali e paesaggistici della città che c'è un Soprintendente che farà le sue valutazioni. Noi non sposiamo alcuna causa se non quella della buona riuscita di un evento così importante per Napoli".

La sfida di Napoli. Il sindaco di Napoli guarda alla sfida della città per l'evento del 2019. "Noi vogliamo che le Universiadi si facciano con le mani pulite - ha aggiunto - e forse la nostra presenza ha sventato operazioni tutt'altro che condivisibili con le quali si sarebbero dati 30, 40 milioni di euro a qualche titolare di navi. Noi vogliamo invece che il più grande evento sportivo di questi anni per il nostro Paese si faccia bene, con onestà e trasparenza".