Calabritto

 

di Andrea Fantucchio 

Queste notte un boato ha svegliato i residenti di via Salvatore Allende a Calabritto, comune dell'Alta Irpinia famoso per la sua straordinaria natura: fra sorgenti e cascate suggestive. Il bancomat della banca era sventrato e c'erano pezzi di plastica e metallo sparpagliati in strada. Così è partita la chiamata al 113. In pochi minuti, di fronte all'ingresso della Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani, sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri. I ladri, purtroppo, erano già fuggiti a bordo di una Audi A6 grigia. Un colpo che è durato appena otto minuti.

Secondo una prima ricostruzione il furto è avvenuto intorno alle 4.10. I criminali hanno utilizzato dell'esplosivo per far satare in aria il bancomat. La deflagrazione, per fortuna, ha creato pochi danni a vetrate e alll'ingresso della banca. Il bottino è di circa 18mila euro.

Ora i carabinieri stanno ascoltando alcuni testimoni per capire se siano stati visti profili sospetti in zona nelle ore immediatamente precedenti al colpo. Non escludono che i ladri, probabilmente più di due, siano stati indirizzati da un basista che conosceva la zona alla perfezione. L'attenzione è puntata anche sui circuiti di video sorveglianza privata. Telecamere che potrebbero aver immortalato i criminali nei momenti immediatamente precedenti al colpo o anche nei giorni precedenti: un sopralluogo, magari, per studiare la zona. Questa e altre ipotesi dovranno valutarle i carabinieri della compagnia di Montella, agli ordini del comandante Rocco De Paola affiancati proprio dai colleghi di Calabritto.

Gli investigatori stanno lavorando su profili di pregiudicati della zona specializzati in reati di questo tipo. Nei mesi precedenti furti simili avevano già scosso la tranquillità di tanti comuni irpini. I ladri avevano preso di mira la Valle Ufita e la zona del Cervaro, colpendo a Savignano, Ariano Irpino, Flumeri e Bisaccia in Alta irpinia. La tecnica è sempre la stessa: un'auto rubata usata come ariete e l'utilizzo dell'esplosivo per far saltare il bancomat, poi i malviventi recuperano il bottino e fuggono via.