Conza della Campania

 

di Andrea Fantucchio 

Cinquanta episodi di spaccio, soprattutto hashish e marjiuana. La Procura di Avellino ha chiuso le indagini per sette giovanissimi che abitano fra Conza della Campania e dintorni. Un'inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia dei carabinieri di Sant'Angelo dei Lombardi, agli ordini del capitano Ugo Mancini, con la collaborazione delle stazioni di competenza.

Nel mirino dell'Arma sono finiti una serie di episodi fra la fine del 2014 e il 2015. Piccoli «passaggi» di sostanze stupefacenti che sono andati a comporre il castello di accuse a carico di sette indagati, tutti di età compresa fra i ventuno e i trentadue anni. Le ipotesi di reato poggiano su una serie di intercettazioni e appostamenti, oltre a diverse testimonianze raccolte nell'attività di indagine: sarebbero infatti decine i presunti acquirenti. Una domanda che incrociava alla perfezione l'offerta messa a disposizione dagli indagati. Come rivelato anche dai sequestri eseguiti dai carabinieri.

Un'inchiesta che riporta nuovamente al centro della cronaca locale il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, in costante aumento in Irpinia. Come rivelato a Ottopagine.it proprio dal capo della Procura avellinese, Rosario Cantelmo. Il magistrato aveva descritto come la provincia di Avellino fosse stata invasa da un «fiume di droga». Parole che emergono anche dalle recenti indagini delle forze dell'ordine che hanno rivelato un vasto mercato interessato principalmente alla cocaina, oltre che proprio alle così dette droghe leggere: quindi hashish e marijuana.

Nel capoluogo spesso la droga arriva da Napoli e da Salerno, mentre la Valle Ufita è una destinazione privilegiata del traffico di stupefacenti che parte dal foggiano. Le indagini hanno poi mostrato come spesso a gestire l'attività di spaccio siano le organizzazioni locali che collaborano con realtà criminali più strutturate con basi in tutta la Campania.