di Pierluigi Melillo

L'eolico è la fonte di energia rinnovabile più in crescita negli ultimi anni. La conferma arriva proprio oggi, nel giorno in cui si celebra la giornata mondiale del vento. E c'è un'azienda campana, la Ivpc del presidente Oreste Vigorito, tra i principali operatori e produttori dell'eolico che sarà presente alla Key Wind, la più importante manifestazione nazionale dell'energia eolica, che si terrà alla fiera di Rimini dal 6 al 9 novembre.

Eolico in crescita. “L'eolico cresce in tutto il mondo”, conferma Simone Togni, il presidente dell'ANEV, l'associazione nazionale dell'industria eolica. Nel 2017 l'Italia ha prodotto una quota di energia eolica capace di apportare notevoli benefici dal punto di vista ambientale. Basti pensare che sono stati risparmiati circa 24 milioni di barili di petrolio, che corrispondono a circa otto milioni di tonnellate di emissioni risparmiate di CO2. Il risultato finale: Meno inquinamento e risparmio energetico.

La posizione del M5S. Ed ora c'è anche la nuova posizione assunta dal governo Cinque Stelle Lega che con il vicepremier Di Maio ha chiesto di innalzare gli obiettivi europei delle rinnovabili al 2030 dal 27 al 35 per cento e alla fine è stato raggiunto un accordo sull' innalzamento al 32 per cento rivedibile al rialzo nel 2023. Insomma si apre uno scenario nuovo. Per giunta l'Italia figura anche tra i paesi virtuosi in termini di benefici che l'industria comporta a livello di ricadute locali, dal punto di vista economico e occupazionale.

Il rapporto con le Regioni. “Ma ora – spiega Togni dell'ANEV – è necessario cercare di favorire il dialogo con le istituzioni”. Non è un caso che uno dei focus più significativi che caratterizzeranno il Key Wind sarà dedicato al rapporto con le Regioni, per mettere in chiaro le funzioni degli organi decentrati nei processi autorizzativi che oggi sono il vero problema per le aziende del settore. E Togni conferma: il ruolo delle Regioni è centrale per far crescere le rinnovabili, per questo si deve puntare a innescare processi virtuosi – su tempi, modalità e meccanismi di valutazione di impatto ambientale – tra Istituzioni centrali, Regioni e Associazioni.