Oggi sono difatti numerosi i cittadini italiani che decidono di trasferirsi in un paese straniero. Tutto ciò accade in parte per via della crisi economica, in parte per la voglia di allargare i propri orizzonti e di scoprire nuove culture. In pratica, si sta tornando ai livelli delle migrazioni del secondo dopoguerra: una testimonianza di quanto gli italiani accusino il bisogno di migliorare la propria qualità di vita. All’estero il lavoro non manca mai, così come le soddisfazioni legate alla vita sociale. Persino le pensioni assumono tutto un altro rilievo, se godute all’estero.
Lavoro ed expat: aumentano gli italiani all’estero
Il fenomeno degli expat sta conoscendo un nuovo flusso di rilievo. Secondo le rilevazioni condotte nel settore, si è giunti fino ad un +3,1% rispetto allo scorso anno. La motivazione di base è forse la più importante: il confronto fra il tasso di disoccupazione in Italia e quello di alcuni dei paesi esteri più gettonati. Non a caso sono in tantissimi coloro che eleggono come meta paesi come l’Australia, la Nuova Zelanda e il Canada. In queste nazioni il lavoro non manca, così come le retribuzioni di livello. Cambiare continente non è comunque l’unica opzione che piace. Anche paesi europei come la Francia, la Germania, il Belgio e la Spagna attirano un numero sempre più consistente di italiani.
L’Australia una delle mete più gradite dagli expat
La già citata Australia rappresenta senza dubbio una delle mete più gradite dagli expat italiani. È un continente particolarmente gettonato, per via della bellezza del territorio e per la possibilità di trovare facilmente lavoro. Prima di trasferirsi là bisogna però conoscere alcuni dettagli. Innanzitutto bisogna fare attenzione ai permessi e ai documenti, se l’obiettivo è quello di lavorare. Inoltre, è importante organizzare la fase del trasloco: per alleggerirla è possibile affidarsi a società come BlissMoving, che si occupano dei traslochi in Australia e del disbrigo delle prassi burocratiche del caso. Poi è possibile scegliere una città meno costosa rispetto a Melbourne o Sidney, come ad esempio Brisbane e Adelaide.
Le categorie professionali coinvolte
Il trend degli expat e del flusso migratorio coinvolge di più certi settori professionali, rispetto ad altri. Fra questi si trova ad esempio la categoria dei ricercatori. Si tratta di uno dei settori che in Italia ha sofferto maggiormente la crisi. I ricercatori della Penisola emigrano per via della maggiore retribuzione, ma anche per la presenza di tanti contratti a tempo indeterminato. Fra le altre cose, spesso i ricercatori italiani posseggono qualifiche e titoli molto indicati per svolgere questo lavoro all’estero. Non a caso, le menti più valevoli del Paese riescono a trovare subito un lavoro. In Italia, nel settore della ricerca, questo accade di rado.