Atripalda

E’ stata una donna di 76 anni a dare l’allarme e ad evitare che la notte fra venerdì e sabato scorsi il punto vendita Unieuro fosse svaligiato per la seconda volta in due mesi. L’anziana signora, residente a pochi passi dallo store, intorno alle due di notte, passeggiava col suo cane quando ha notato alcuni uomini armeggiare lungo una parete dell’edificio che ospita il negozio, pochi metri più avanti rispetto alla porta di sicurezza che due mesi fa fu tagliata in due parti da ignoti che penetrarono e trafugarono ogni genere di merce, soprattutto telefonini cellulari e telecamere. 

La donna, senza pensarci su, ha telefonato ai Carabinieri, prontamente intervenuti sul posto con una pattuglia della stazione di Atripalda guidata dal maresciallo Cucciniello. I militi, esattamente come avvenne la volta scorsa, sono stati costretti a lasciare l’auto all’esterno del parco commerciale “Appia” che ospita lo store Unieuro a causa di una sbarra orizzontale che ne impedisce l’accesso ed a raggiungere a piedi il punto dove i ladri avevano già praticato con un grosso flex uno squarcio di forma più o meno quadrata nella parete laterale (nella foto). Ovviamente, i malviventi, vedendo arrivare i carabinieri si sono dileguati a piedi, quasi certamente attraverso la compagna che separa via Appia da via Francesco Tedesco.

Ancora pochi minuti e forse i ladri sarebbero stati in grado di penetrare all’interno del negozio, senza essere visti dall’anziana signora, portando a segno il colpo. Un furto studiato nei minimi dettagli perché, a quanto pare, i malviventi, nel corso di un sopralluogo preventivo, avrebbero contato i passi che separano un pilastro dal punto in cui sarebbero potuti agevolmente passare. E se non fossero stati visti dall’anziana signora probabilmente ci sarebbero anche riusciti.

Gianluca Roccasecca