Airola

Il Comune di Airola ha avviato la campagna di adesione al locale gruppo di Protezione civile. Una iniziativa che punta a rinfoltire i numeri dei volontari al fine di fronteggiare in modo ancora più efficace la eventualità di emergenze. A renderlo noto è il consigliere delegato al ramo, Giuseppe Stravino. “Facendo seguito a precisi impegni da me assunti nel momento in cui ho ricevuto la specifica delega – fa presente l'esponente della maggioranza – abbiamo avviato questa campagna per invogliare e sensibilizzare la cittadinanza rispetto alla possibilità di aderire al gruppo di volontari. Potenziare il settore della Protezione civile cittadina, tuttavia, è solo un tassello di un più ampio disegno che dovrebbe prevedere una migliore organizzazione del sistema in ambito di Città Caudina al fine di creare una riunione dei gruppi dei singoli paesi. Il primo “step”, però, è quello di partire da Airola”. Allo scopo, i responsabili cittadini hanno realizzato un manifesto informativo e presto allestiranno un gazebo proprio per sollecitare le adesioni. Una necessità vitale per il gruppo che, oggi, è attivo in appena dieci unità. “Un tempo c'erano quasi 40 persone pienamente operative ed il nostro gruppo era fiore all'occhiello, per strumenti e per dotazioni, in tutta la Valle. Bisogna ripartire”. “Rispetto a questo lavoro di ricostruzione – ha proseguito Giuseppe Stravino – voglio fare menzione della preziosa collaborazione che stanno rendendo il Coordinatore Vincenzo De Sisto, già Dirigente di settore presso il Comune, dell'attuale Responsabile a Palazzo Montevergine, Vincenzo Schettini, nonché, ovviamente, del sindaco che, in quanto tale, è la massima figura comunale in tema di protezione civile”. “La risposta della cittadinanza – insiste Stravino – è già significativa. Abbiamo richieste da parte di tantissimi giovani che provvederemo a selezionare sulla base di precisi requisiti fisici. Siamo desiderosi di accogliere quante più persone possibili, perchè il nostro territorio presenta rischio sia sismico sia alluvionale. Una Protezione civile robusta – conclude lo stesso - sarebbe punto di riferimento per la sicurezza dell'intero territorio”
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