Avellino

«Per ripulire Avellino non potevo che coinvolgere uno dei massimi esperti di Ambiente della nostra regione. Per gestire e risolvere favorevolmente i contenziosi del Comune ho pensato ad uno dei penalisti più importanti della città». Così il candidato sindaco Luca Cipriano, dopo aver ottenuto la disponibilità dell’ingegnere Maurizio Galasso e dell’avvocato penalista Benedetto Vittorio De Maio ad assumere l’incarico, annuncia i futuri assessori alle Politiche ambientali e al Contenzioso della sua squadra di governo.

Il ruolo di Galasso. «Ad Avellino l'inquinamento atmosferico è un problema che sta assumendo un carattere preoccupante e che di sicuro non si risolve con il solo blocco delle auto. Per migliorare la qualità dell'aria che respiriamo occorre ripensare le politiche energetiche e della mobilità. Investendo in un serio programma di efficientamento energetico degli edifici comunali, a partire dalle scuole, in un concreto piano di mobilità, che promuova e sostenga sistemi alternativi di trasporto, e provando a sensibilizzare gli avellinesi ad una cultura dell’Ambiente in grado di scardinare le cattive abitudini che fanno di Avellino una della città più inquinate della Campania – spiega il candidato sindaco Luca Cipriano – Per questa ragione la scelta di affidare un settore così delicato della macchina amministrativa non poteva che cadere su un profilo di altissimo spessore come quello di Maurizio Galasso. Riconosciuto in Campania e nel resto d’Italia per le sue doti gestionali nei processi legati ai temi dell’Ambiente. Tra i primi a scoperchiare il tremendo bubbone dell’ex Isochimica, con lui alla guida delle Politiche ambientali, siamo sicuri di poter ridare nuova luce al quartiere di borgo Ferrovia. Una delle priorità sarà quella di seguire con attenzione e promuovere costantemente le operazioni di bonifica per far sì che vengano completate nel più breve tempo possibile. L’area dovrà essere poi recuperata e riutilizzata, creando nuove opportunità di occupazione».

La sorpresa De Maio. La presenza in giunta di uno tra i più noti avvocati penalisti della città, invece, può rappresentare un valore aggiunto nello sviluppo dell’azione amministrativa che, negli anni, è diventata sempre più complessa ed articolata. Avvocati estremamente esperti e autorevoli come De Maio potranno essere di grande supporto nell’espletamento delle vicende amministrative. «Sicuramente il contenzioso rappresenta uno degli aspetti più problematici all’interno del Comune di Avellino. C’è necessità di potenziare l’ufficio legale, oltre che di innovare le procedure che vengono utilizzate nei diversi gradi di giudizio – prosegue Luca Cipriano – Sono, inoltre, convinto che bisognerà favorire il tema della mediazione e della conciliazione e non andare sempre in giudizio nelle cause. La nuova amministrazione dovrà occuparsi anche di problemi legati alla nuova Cittadella giudiziaria e al rapporto con la comunità degli avvocati nella città di Avellino».

Maurizio Galasso, 65enne avellinese, laureato in Chimica ad indirizzo organico-biologico nel 1977 presso la Federico II, è uno dei maggiori esperti in materia di Ambiente e depurazione delle acque in Campania. È stato il padre del WWF Avellino, fondato nel 1973 e diretto per 20 anni. Nel 1986 ha presentato la prima denuncia per lo smaltimento illecito dell’amianto dell’Isochimica. Sotto il suo mandato il WWF istituì l’Oasi di Conza della Campania, presentò una proposta di Parco naturale dei Picentini ed evidenziò la malattia del viale dei Platani per avviare le cure per tentare di recuperarlo. Ha svolto attività in campo ambientale soprattutto nella depurazione delle acque anche come funzionario dell’Alto Calore, da cui si è dimesso nel 2006. Ha partecipato ai progetti del CNR sull’inquinamento del golfo di Napoli, al risanamento del fiume Sabato, collaborando alla realizzazione degli impianti di depurazione (in particolare il comprensoriale di Pianodardine) ed alla loro successiva gestione. Nel 1994 è stato chiamato a far parte della struttura messa in piedi dalla Prefettura di Avellino per contrastare l’emergenza rifiuti. Ha svolto, inoltre, attività nel campo delle bonifiche ambientali, partecipando al risanamento dell’area dell’Italsider di Bagnoli. È stato assessore all’Ambiente, alla Protezione Civile ed ai Lavori pubblici nella seconda giunta di Antonio Di Nunno. Attualmente è amministratore unico del Centro Ricerca Innovazione e Sviluppo ed è stato nominato Commissario Straordinario di Governo dal Prefetto di Siena, su richiesta dell’ANAC, per la «SEI Toscana», gestore del ciclo rifiuti in tutta la toscana meridionale (Arezzo, Siena, Grosseto e parte di Livorno). Autore di almeno 30 pubblicazioni in materia ambientale, anche su riviste internazionali, e di tre manuali di ingegneria sanitaria ambientale nel campo della depurazione e del trattamento rifiuti.

Benedetto Vittorio De Maio, 56 anni, sposato, padre di quattro figli, è un avvocato con un’esperienza quasi trentennale. Esperto cassazionista. Specializzato in Diritto e Procedura penale nell'Università «Federico II» di Napoli. È stato per un decennio il responsabile della Scuola di Formazione della Camera penale irpina. Vincitore nell'anno 2000 della prima edizione del Premio nazionale "Serafino Famà", istituito dalla Camera penale di Catania con il patrocinio dell'Unione delle Camere Penali Italiane. Dal 2003 al 2006 è stato componente del gruppo di lavoro "Riforma del codice penale" dell'Unione delle Camere Penali Italiane. Consigliere dell'Ordine degli avvocati di Avellino nel biennio 2002/2003. Componente della Commissione per l'esame di avvocato presso la Corte di Appello di Napoli dal 2003 al 2010 è stato anche membro, dal 2001 al 2005, degli organi centrali di giustizia sportiva. Attualmente si occupa di deontologia forense quale componente del Consiglio distrettuale di disciplina forense di Napoli, di cui è consigliere segretario.