Benevento

Il deputato di Liberi e Ugali, Federico Conte ha interrogato il ministro della salute su alcune delle criticità emerse nell’azione dell’ASL di Benevento. In particolare l’interrogazione evidenzia che, contrariamente a quanto affermato dal direttore generale, dottor Franklin Picker, l’atto aziendale proposto il 16 aprile scorso non sembrerebbe ottemperare alle prescrizioni richieste dagli organi di verifica della Regione Campania sia nel dicembre 2017 che nell’aprile 2018. Lo stesso documento programmatico, inoltre, non sarebbe stato portato a conoscenza del consiglio dei sanitari.

Ad annunciarlo è Gianluca Aceto (nella foto), ex consigliere provinciale ed esponente sannita di Liberi Uguali. 
"I fattori di contrasto sono noti: ci sono più unità operative di quelle consentite per l’ASL di Benevento. Inoltre la riproposizione di un dipartimento sanitario centrale e di un dipartimento tecnico-amministrativo centrale, con unità operative poste alle dirette dipendenze dei rispettivi dirigenti, è stata già censurata dalla Regione. Infatti andrebbe evitata l'eventuale intromissione dell'organo politico nella gestione, considerato che le unità operative delle «tecnostrutture aziendali» afferiscono direttamente al direttore generale quale componente della direzione strategica. Tutto questo è esplicitamente vietato dalla norma.

Lo stesso modello organizzativo della sanità penitenziaria appare modulato in difformità alle linee guida regionali.

"Infine - spiega ancora Gianluca Aceto - è da chiarire la posizione del direttore generale. È risaputo che per ricoprire tale incarico occorre avere una «comprovata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nel settore sanitario (...), con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche e o finanziarie». Si tratta di un requisito di vertice riconducibile alla struttura organizzativa della unità operativa complessa di una ASL. L'incarico professionale ricoperto dal dottor Franklin Picker nella sua ASL di provenienza (ASL Na3Sud) è quello di «dirigente medico con incarico di struttura semplice».

L’onorevole Conte ha pertanto chiesto al Governo quali siano i suoi orientamenti, per quanto di competenza, al fine di evitare un impiego scorretto e dispersivo delle risorse pubbliche e garantire l'efficienza ed efficacia delle prestazioni sanitarie; se intenda assumere iniziative volte a evitare l'incremento dei costi per il mantenimento di unità operative complesse in esubero con la relativa retribuzione al personale dirigenziale; se intenda assumere iniziative normative, in sinergia con le regioni, per assicurare che la nomina dei funzionari incaricati della gestione amministrativa delle strutture sanitarie sia fondata sulla valutazione oggettiva delle qualità e capacità professionali da essi dimostrate, come esplicitato nella sentenza n. 34 del 2010 dalla Corte costituzionale".